di Adelina B. Scorda
BOVALINO- Sarà stato l’epilogo dell’ultimo consiglio comunale di Bovalino a rafforzare le basi per la costituzione di un’alleanza fra le forze politiche di minoranza rappresentate dai consiglieri Zurzolo, Tramontano, Zappavigna, Perrone e Vadalà. Il nuovo coordinamento politico battezzato con il nome di “Alleanza per Bovalino” è stato presentato alla conferenza stampa di questa sera con l’intenzione di precisare le ragioni che hanno portato ogni singolo membro a creare e credere in un “progetto”che avrà dei connotati prettamente tecnici.
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‹‹Tutti i consiglieri d’opposizione presenti – spiega Antonio Zurzolo – condividono i motivi di comportamento, di critica e di attacco duro e frontale nei confronti della maggioranza››. Una decisione che probabilmente cantierava già da qualche tempo ma che solo dopo gli ultimi avvenimenti che hanno connotato lo scenario politico di Bovalino, ha sentito la necessità di realizzarsi in termini fattivi.
Un’alleanza tecnica che nasce, spiegano nel corso della conferenza stampa, per il bene di Bovalino ‹‹le nostre denunce – prosegue Zurzolo – non sono espletate per ragioni politiche o per di più elettorali, ma perché i cittadini devono sapere tutte le menzogne che sono state sublimate nell’ultimo consiglio comunale››.
Una rosa di argomenti trattati e denunciati che spaziano passando attraverso l’accesa discussione che ha interessato il consigliere Vadalà e l’assessore Delfino nell’ultima assise comunale e che ha avuto come oggetto di scontro la gestione della raccolta rifiuti e il tardivo acquisto di un autocompattatore. Tematiche che trattano l’isola ecologica, la Tares, i fitti passivi dell’ente, la mancata realizzazione di opere pubbliche e le modalità di azione sulla pianta organica ‹‹le decisioni prese in merito – spiega Tramontano – sortiranno effetti negativi sulla vita futura dell’ente a causa di alcune scelte irreversibili››.
Denunciano un’assenza di dialogo, ‹‹che denota – prosegue Vadalà – una totale incapacità di programmazione. I costi del noleggio dell’auto compattatore hanno, ad esempio, avuto conseguenze per i cittadini perché tutti gli aumenti consequenziali, come la Tares, Imu, l’illuminazione votiva sono state dettate dalla necessità di reperire fondi per liquidare le somme impiegate per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Assurdo poi parlare di Isola ecologica e non di differenziata, la sua funzione sarà probabilmete relegata alla raccolta dei Raee, e qui mi s’insinua il sospetto che possano esserci particolari interessi in merito, anche di qualche consigliere provinciale. Mi auguro che si vogliano chiarire questi dubbi che purtroppo siamo autorizzati a sollevare, perché certe scelte rimango incomprensibili››.
Scelte non condivise, dunque, come il ricorso al piano di riequilibrio e al fondo di rotazione, ‹‹più che da una reale necessità – spiega Vadalà – di riequilibrare i fondi comunali, è stato voluto per giustificare gli aumenti, per questo io non parlerei d’inefficienza – ribatte Tramontano – ma d’incapacità totale dell’esecutivo. Non capiscono che – continua Tramontano – la politica economico-finanziaria di un Ente alla fine si compone di due elementi: i trasferimenti dello Stato, che non ci sono più, e le tasse che pagano i cittadini. Se si vanno a sprecare queste risorse le conseguenze sono disastrose. Ma la cosa ancor più grave è che non c’è stata la minima attivazione di fondi europei, diretti e indiretti››.
Inevitabile il ritorno sulla questione irrisolta della raccolta rifiuti, e sullo scontro con l’assessore Delfino.
‹‹L’assessore Vadalà – riprende Zurzolo – chiedeva da cittadino, da consigliere, e per nome e per conto di tutto questo coordinamento delle forze d’opposizione, le ragioni in base alle quali non si era fatta la scelta di acquisto di un autocompattatore evidenziando tutte le ipotesi che l’agire umano potrebbe realizzare. La maggioranza, attraverso quella reazione scomposta dell’assessore Delfino, non ha fornito una risposta. E noi stasera siamo qui per ribadire lo stesso interrogativo. Quali sono le motivazioni per le quali viene fatta la scelta di affidare a ditte esterne la raccolta dei rifiuti solidi urbani, piuttosto che fornirsi di un auto compattatore››.
Una reazione quella di Delfino che ha tirato in ballo, forse non facendoci troppo caso, anche le responsabilità dei suoi colleghi della maggioranza, evincendo delle inattività all’interno della giunta, che nella seduta consiliare si è ben guardata dall’intromettersi nella discussione.
A essere denunciata è soprattutto la mancanza di riscontro pratico alle risposte che, di fatto, fornisce solo il sindaco, alle interrogazioni poste dall’opposizione sugli svariati argomenti che interessano la gestione e programmazione dell’attività amministrativa e la totale disparità fra costi e servizi. ‹‹È la peggiore politica tributaria di tutto il territorio – ha dichiarato Perrone, nonostante Mittiga abbia tentato all’ultimo consiglio di smorzare i toni proponendo un esame del dovuto di ogni cittadino per concordarne un piano di pagamento dilazionato negli anni, copiando, di fatto, la proposta fatta da Zappavigna solo il giorno prima in conferenza stampa››.
‹‹Ci troviamo – dichiara Zappavigna – davanti a un’assenza totale di attività politica, il problema che ci troviamo ad affrontare non riguarda la presenza fisica degli assessori, ma le loro idee, il loro contributo tristemente assente in questo percorso amministrativo››.
Zurzolo: ‹‹Noi vogliamo caratterizzarci dal punto di vista della nostra onestà intellettuale perché la responsabilità verso la comunità ci impone di proiettare delle critiche non solo verso la maggioranza, ma anche verso l’opposizione››.
Non potevano mancare in una conferenza a tutto tondo le critiche all’attuale cambio di guardia del consigliere di minoranza Savica. ‹‹Savica – affermano – quando ha detto di essere un consigliere di minoranza aveva ragione, lui è minoranza, è la parte più residuale della rappresentatività. Facendo un breve excursus storico di quelle che sono state le dichiarazioni del consigliere Savica, non ci tornano molte affermazioni. Il suo atteggiamento nei primi consigli comunali era estremamente duro nei confronti dell’attuale maggioranza, poi, forse folgorato sulla via di Damasco, ha improvvisamente cambiato posizione, inversione legittima quando non si hanno responsabilità politiche. A noi sorge il legittimo dubbio che qualcosa sia cambiato e vorremmo capire il perché››.
Dalla controversa e non risolta questione rifiuti, il passaggio all’altro non più semplice argomento dei fitti passivi dell’ente che potrebbero comportare dei sacrifici e delle incidenze negative sulla finanza del comune. Un agire politico che a detta del costituito gruppo d’opposizione denota l’assenza totale di un’attività amministrativa programmatica e concludente. Sembrerebbe un’alleanza, dunque, più che necessaria in questa fase specifica della vita politica bovalinese, ‹‹che non deve confondere le idee a nessuno, ma deve esternare la nostra voce al di fuori del consiglio comunale, perché la cittadinanza attiva è un principio che ancora non ha attecchito a Bovalino. Ecco perché nasce questa esigenza, ferme restando le individualità e le soggettività dei gruppi politici di appartenenza. In questo coordinamento rientrano vari gruppi politici, legati da un unico interesse che è quello di rendere edotti i cittadini sulle criticità dell’ente e di organizzarsi in occasione delle sedute consiliari a porre in essere quelle battaglie che sono funzionali alla gestione del comune e a chiarire le motivazioni per le quali vengono effettuate determinate scelte politiche e non altre››.
‹‹Mi auguro – ha concluso Zappavigna – che da questo coordinamento possa svilupparsi anche una maggiore partecipazione cittadina e un’auspicata inversione culturale sulla preferenza alle urne››.