di Gianluca Albanese
REGGIO CALABRIA – E’ iniziato oggi davanti al Gip Filippo Aragona il processo scaturito dall’operazione “Mandamento Jonico” che si celebra con rito abbreviato al Tribunale di Reggio Calabria.
44 i soggetti rinviati a giudizio, ai quali, in larga parte viene ascritto il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, più altri reati. Concorso esterno in associazione mafiosa, invece, è il reato addebitato all’avvocato locrese Pino Mammoliti, difeso dai colleghi Domenico Piccolo e Rosario Scarfò. A Mammoliti, più volte eletto consigliere comunale di Locri, viene contestata dall’accusa una condotta fin troppo “appassionata” nella difesa dei propri assistiti Cataldo Francesco e Cataldo Antonio “Papuzzella”, ai vertici dell’omonimo sodalizio di ‘ndrangheta che, secondo i PM sarebbe andata al di là del mero mandato professionale.
E sarà proprio il penalista locrese tra i protagonisti della prima udienza, fissata per il prossimo 9 di ottobre. Mammoliti, infatti, ha chiesto di essere interrogato dal Gip, dopo essere stato sentito nella fase precedente il rinvio a giudizio, per chiarire la propria posizione e respingere ogni addebito a proprio carico.
Le successive udienze sono state fissate per l’undici e il ventitrè ottobre e per il 6 e 13 novembre.