R. & P.
Raggiungere Polsi è stata sempre un’impresa faticosa, di grande valore simbolico ma anche di rara suggestione.
Raggiungere il luogo mariano su due ruote e a colpi di pedale, porta con sé il fascino del sacrificio e la condivisione dei luoghi.
Così, per festeggiare i loro dieci anni di attività i ciclisti di “Onda d’urto Calabria”, movimento spontaneo di bikers amatoriali e non, hanno scelto come meta il Santuario della Madonna di Polsi.
Partenza da Bovalino sabato 22 settembre prossimo alle ore 9.00 da piazza del Municipio, alla volta della Madonna della Montagna, una carovana di oltre 200 ciclisti, che raggiunta Polsi trascorreranno lì la notte, dopo una cena comunitaria, ospiti del Convento del Santuario aspromontano. Domenica 23 atleti e appassionati parteciperanno alle funzioni religiose officiate dal rettore don Tonino Saraco, il quale benedirà i partecipanti alla tappa con la preghiera del ciclista.
Ai pellegrini su due ruote sarà dedicata dunque la penultima solenne domenica di settembre, mese durante il quale il Santuario è al centro di celebrazioni e continue visite di pellegrini che rivolgono la loro devozione alla Madonna della Montagna.
“Oggi, la volontà è quella di riscattare quel territorio, di liberarlo in qualche modo dalla sola accezione negativa che vuole Polsi fortino incontrastato dei boss di ‘ndrangheta” -dicono i rappresentanti di Onda d’urto Calabria.
Le finalità dell’ Associazione Onda d’urto Calabria, infatti, sono la conoscenza e la valorizzazione dei luoghi con tutte le sue peculiarità. Per questo vengono studiati e tracciati sentieri oggi poco battuti o abbandonati dopo essere stati per decenni vie di comunicazione e commercio per i pastori e per gli abitanti delle zone più interne della Calabria.
La tappa del 22 e 23 suggellerà i primi dieci anni di intensa attività agonistica ed amatoriale, costellata da 3000 km percorsi, e renderà ancora più sublime lo spirito di conoscenza e sana sportività che alimentano la passione degli aderenti e gli obiettivi del movimento.