di Emanuela Alvaro
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Puntare sulle risorse della Regione Calabria, sulla carta i presupposti ci sono tutti, e affidarsi a professionisti che sappiano predisporre dei progetti validi i quali, dopo lo start up, possano portare effettivamente sviluppo. Solo così il fenomeno dello scarso utilizzo dei fondi europei diminuirà sensibilmente. Al centro “E. Gennaro” all’incontro voluto dai “Giovani Democratici” in collaborazione con il gruppo consiliare “Libertà è Partecipazione”, si è ragionato sul tema, “Fondi europei, quali prospettive per Marina di Gioiosa Ionica e per la Locride”.
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Ad avviare i lavori dell’incontro moderato dal responsabile ambiente Gd Reggio Calabria, Giuseppe Jirilli, il sindaco Domenico Vestito, il quale ha sottolineato come, nella appena conclusa campagna elettorale, questo tema sia emerso più volte, e le notizie del cattivo utilizzo dei fondi comunitari sia molto sentito.
Le persone vogliono sapere perché nonostante queste risorse economiche non si riesca a dare un cambio di rotta alla Regione e alla Locride in particolare. unica strada condivisa, è quello che Vestito ha voluto sottolineare evidenziando la presenza in sala del consiglio comunale al completo.
Dagli interventi di Antonio Castorina, responsabile legalità Enti locali ed Esteri – Segreteria nazionale “Giovani Democratici”, il consigliere regionale del Partito Democratico, Nino De Gaetano, l’Europarlamentare del Pd, Pino Arlacchi e Francesco Lupis assessore comunale ai lavori pubblici, è emersa chiara l’importanza delle prossime elezioni europee e la responsabilità nel votare persone che riescano a fare la differenza. Il periodo storico non ammette sbagli!
La Calabria per Arlacchi non può fare altro che puntare sul patrimonio archeologico di cui, solo ora, si stanno iniziando a capire le potenzialità, e il porto di Gioia Tauro.
«La ndrangheta, chiaramente un freno per la Regione, non può essere un alibi da utilizzare sempre e comunque. Il vero problema della Calabria – ha affermato Arlacchi – è l’elite politica che questi fondi non li usa in modo coscienzioso, preoccupata dello sviluppo e della gente libera. A questo si aggiunge il grosso problema della scarsa informazione sui fondi stessi, la gente non ne sa nulla. Non sa che questo flusso di risorse economiche, se ben utilizzato porterebbe al minimo la disoccupazione giovanile».
Per Arlacchi la Calabria migliore, il 90%, deve smettere di considerarsi “ospite” di una Regione mal gestita, ma attivarsi per cambiare. «Allora facciamolo insieme, io spero di essere rieletto alle prossime elezioni europee». L’ Europarlamentare del Pd non nasconde l’esperienza negativa avuta con il progetto Magna Grecia. «Non mi è stato finanziato – ha proseguito – questo governo regionale si è rivelato, nonostante le aspettative, peggiore del precedente».
Una responsabilità che il consigliere regionale del Pd, Nino De Gaetano, riserva tutta al governatore Scopelliti, «la maggior parte dei fondi dell’asse 2007/2013 sono tornati indietro perché inutilizzati, Scopelliti non se la può cavare dando la colpa agli altri, lui governa ormai da quattro anni».