di Domenica Bumbaca
LOCRI – Sono le parole, la sua semplicità e il suo essere artista che hanno reso il sabato sera al teatro don Bosco di Locri, un momento di vera musica e di emozioni allo stato puro. Niccolò Fabi per circa 90 minuti ha intrattenuto la numerosa platea del teatro, incantando con la musica e facendo riflettere con le parole.
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L’evento è una tappa del “Ai confini del Sud” di Massimo Cusato che, con il progetto “Percorsi alternativi, cantautori e parole” ha voluto dedicare alla Locride, questo concerto che ha visto sul palcoscenico talenti calabresi, tra cui i Mattusa, Peppe Columbro e Rita Ferraro, quest’ultima in duetto finale con l’ospite Fabi interpretando “Rosso”.
Ad aprire il sipario la giornalista Maria Teresa D’Agostino che ha introdotto il concerto, con il saluto dell’ideatore Massimo Cusato. Dopo la timidezza e la voce calda della cantante dei Mattamusa, la genuinità di Rita Ferraro e il brio di Peppe Columbro, il cantautore romano Fabi si è presentato in grande forma, con naturalezza e capello scompigliato ( un po’ diverso e più maturo dal ragazzetto di “Capelli”) e con gioco di luci sul palco, una bottiglietta d’acqua ai suoi piedi, chitarra in mano e alla sua sinistra il suo amico musicista cantautore PierCortese ai cori, chitarra e ipad, ha trasportato tutti in un’atmosfera di emozioni e suoni. Soul, ballate rock e sapori reggae.
Cantautore autentico e libero, semplice e coinvolgente, maturo e riflessivo, con la sua simpatia e armonia, Niccolò Fabi, si è detto entusiasta di essere a Locri, grazie all’amicizia di Massimo Cusato, perché, dopo la sua tournee conclusasi in estate, è riuscito in via straordinaria a cantare in Calabria. Locri unica tappa non per volere dell’artista ma per una serie di motivi legati all’organizzazione, alle infrastrutture, ma comunque «l’importante è esserci stato – ha detto-. Sono legato a questo territorio grazie a Cusato con cui abbiamo intrapreso anni fa un altro progetto sempre a Locri, la visione di un documentario sull’Africa al Cine Vittoria». Eccolo, per far assaporare ai fans il suo ultimo disco, il capolavoro “Ecco”.
Brani nuovi e di repertorio, iniziando con “Una buona idea”, brano che parla dello smarrimento della società e del vivere precari, passando per “Elementare”, “Sedici modi di dire verde” canzone ispirata dall’esperienza di Niccolò con l’Associazione “Medici con l’Africa” Cuamm, “Lontano da me”, la vecchia “E’ non è” che ha voluto dedicare ai talenti e alla passione dei cantanti che lo hanno preceduto in questa serata, concludendo e “condividendo” ( come ha espresso Fabi) lo spettacolo con Cusato alle percussioni, Cortese al suo fianco in “Negozio di antiquariato”. Serata di musica e note d’autore, quelle note intonate e musicali che fanno stare bene.
Da cornice la degustazione di vini con la nostra sommelier Emanuela Alvaro dell’Ais, la gente della Calabria, le fans innamorate dal suo carisma, e poi gli organizzatori che con Massimo Cusato hanno voluto questa serata, la Provincia di Reggio Calabria con il proprio contributo e il sostegno del consigliere provinciale Pasquale Brizzi, e le collaborazioni con CineVittoria e Quartaumentata.