R. & P.
Il percorso per la stabilizzazione dei precari calabresi, iniziato per volontà del presidente Mario Oliverio, dopo decenni di lavoro senza diritti riconosciuti per circa cinquemila lavoratori, continua a vedere questa amministrazione regionale pronta ad ogni possibile soluzione pur di portare a termine questa annosa vertenza. L’incontro con i lavoratori, i sindaci, i rappresentanti sindacali ed i parlamentari calabresi di tutti gli schieramenti politici, tenutosi nei giorni scorsi a Lamezia Terme, ha rimarcato l’esigenza di un impegno da parte del Governo anche in questa annualità. Così come avvenuto negli anni precedenti, infatti, chiediamo che nella legge di stabilità vengano inserite le necessarie deroghe per contrattualizzazione e stabilizzazione della prima triennalità, adeguando le risorse finanziarie da destinare ai lavoratori calabresi. Un impegno che non risponderebbe solo alle esigenze dei tanti Lsu ed Lpu e delle loro famiglie, ma anche della moltitudine di cittadini che usufruiscono dei servizi comunali erogati grazie a questi lavoratori perché la loro precarietà rende tali anche le azioni amministrative dei sindaci. Il problema è di più ampia e complessa natura, dunque. Mario Oliverio, in questi quattro anni alla guida della Regione Calabria, ha tenuto una linea chiara e decisa contro ogni forma di precariato, dando l’opportunità ai lavoratori di maturare i requisiti per la stabilizzazione ed evitando di creare anche un solo ulteriore precario. Come consigliere regionale e capogruppo del Partito Democratico, ribadisco il mio impegno e quello del gruppo che rappresento, ad appoggiare ogni proposta di legge che il presidente vorrà sottoporre al vaglio dell’assemblea contro il precariato, come più volte ho fatto, d’altronde, in questi anni con mie proposte sul tema ed un impegno diffuso sul territorio affinché nessun lavoratore dovesse affrontare ulteriori tribolazioni.
Ringrazio il presidente e tutti i parlamentari presenti per aver discusso di questa vertenza in maniera unitaria e senza divisioni partitiche, ma guidati dall’esclusivo interesse di dare dignità a chi per troppo tempo è stato costretto a lavorare in nero per lo Stato italiano ed, in particolare, l’on. Enza Bruno Bossio per la sua totale disponibilità, come parlamentare di opposizione, ad appoggiare ogni proposta della maggioranza di Governo a favore dei precari calabresi.