di Adelina B. Scorda
BIANCO – Da Città del vino, Bianco si fa promotrice insieme a Bova per l’intera provincia di Reggio Calabria di un’altra importante iniziativa strettamente legata alla cultura vitivinicola del territorio ma a vocazione sostenibile ed ecologica: la raccolta dei tappi di sughero per aiutare economia e natura.
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L’idea partita da Lamezia Terme e promossa da Saveria Sesto dell’associazione “L’albero della Vite” è stata accolta a pieno titolo dal comune che in un incontro aperto a produttori e ristoratori ha presentato le modalità con cui si svolgerà la raccolta e le ragioni che spingono verso questa nuova green direction. L’idea condivisa dall’associazione nazionale “Città del Vino”, intende promuovere la raccolta e il riciclo di tappi di sughero evitandone il conferimento in discarica, “ uno spreco inimmaginabile – spiega l’agronoma Saveria Sesti – perché da queste tonnellate di tappi è possibile ricavare una quantità di materiali utili ad esempio nell’edilizia per produrre termoisolanti, sottotetti, protezione di travi e pilastrini calcestruzzo armato”.
Una nuova nascita di questo materiale che potrebbe essere utilizzato anche per la realizzazione di calzature, casalinghi. “Una nuova collaborazione che s’inserisce – ha spiegato Isola – in quel ventaglio di progetti e iniziative verdi che l’amministrazione sta portando avanti e che rappresentano una necessità per il nostro territorio. Il progetto, infatti, aggiunge quel quid in più a tutta quella serie di iniziative, volte a valorizzare il patrimonio vitivinicolo del Comune, come Calici di Stelle, il museo del vino, il patrimonio genetico dei vini autoctoni”. Anche in questo caso la riuscita e la presa dell’iniziativa dipenderà soprattutto dalla capacità dei soggetti ed enti coinvolti di fare rete, ossia di creare quella collaborazione proficua e vivace in grado di far attecchire la cultura del “riutilizzo. “Soprattutto perchè – ha spiegato Saveria Sesto – raccogliere una tonnellata di sughero non è una cosa semplice, ricordiamo che parliamo sì di un materiale presente in natura che si ottiene dalla corteccia della quercia ma è pur sempre estremamente leggero”.
Materiale di cui la nostra Regione sarebbe ben fornita ma che non utilizza sfruttando una linea economico-produttiva, le cui ragioni sarebbero da individuare nell’esiguità del ritorno economico che la produzione avrebbe, economia spicciola, dunque, ma che la Sardegna e il Veneto hanno comunque deciso di sviluppare.
Ritornando al progetto, oltre ai fini prettamente ambientali, la raccolta dei tappi, al cui riuscita, come è stato sottolineato più volte è affidato ai cittadini attivi ( per cui dovranno sentirsi coinvolte scuole , cantine, enoteche, bar, ristoranti ) devolverà il ricavato della vendita del prodotto raccolto all’U.O.C. di radioterapia oncologica pediatrica di Catanzaro.