di Gianluca Albanese
LOCRI – E’ stata ridotta in Appello da 15 anni e 5 mesi a 10 anni, 3 mesi e 3 giorni di reclusione la pena di Scaramozzino Francesco, l’uomo di Palizzi che il 27 marzo del 2010 uccise con sette coltellate Vincenzo Quagliana al termine di una violenta lite.
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All’imputato, difeso dagli avvocati Pino Mammoliti del foro di Locri e Domenico Putrino del foro di Palmi, sono state riconosciute le attenuanti generiche per avere agito in stato d’ira, tanto da vedersi ridurre di un terzo la condanna che gli fu inflitta in primo grado.
Come si ricorderà, nel marzo del 2010 l’imputato aveva incontrato la vittima per chiedergli la retribuzione di un mese di lavoro prestato dal fratello e questi, risentito per la richiesta, lo ha malmenato all’interno del bar Plaza di Palizzi; la lite e’ successivamente degenerata tanto che lo Scaramuzzino ha ucciso il suo rivale sotto casa.
Nella sentenza pronunciata questa mattina dalla Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria, Scaramozzino e’ stato altresì condannato alla rifusione delle spese di costituzione e difesa sostenute dalla costituita parte civile Palumbo Carmelina, in proprio e nella qualità di genitore esercente la potestà sulla figlia minore Quagliana Chiara, che si liquidano in 2.500,00 euro più spese accessorie.