IL GRUPPO DELLA GUARDIA DI FINANZA DI LAMEZIA TERME NEI GIORNI SCORSI HA ESEGUITO UN SEQUESTRO PREVENTIVO FINALIZZATO ALLA CONFISCA, NEI CONFRONTI DI UN IMPRENDITORE, INDAGATO PER IL REATO DI ESTORSIONE COMMESSA NEI CONFRONTI DEI PROPRI DIPENDENTI.
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IL SEQUESTRO HA RIGUARDATO QUOTE SOCIETARIE, TITOLI E DISPONIBILITA’ FINANZIARIE, UN TERRENO E 9 AUTOVEICOLI.
L’OPERAZIONE, DENOMINATA “PRIMO MAGGIO BIS”, COSTITUISCE LO SVILUPPO DI QUELLA AVVIATA ALL’INIZIO DI QUEST’ANNO CHE AVEVA FATTO EMERGERE UN CONSISTENTE FENOMENO DI SFRUTTAMENTO ILLECITO DEI DIPENDENTI, ATTUATO NEL CORSO DEGLI ANNI, IN MANIERA SISTEMATICA DALL’INDAGATO.
IN PARTICOLARE, I FINANZIERI AVEVANO SCOPERTO CHE ALMENO DAL 2007 L’IMPRENDITORE COSTRINGEVA I DIPENDENTI, CON LA MINACCIA DEL LICENZIAMENTO, AD ACCETTARE GRAVOSE CONDIZIONI DI LAVORO, CONSISTENTI NEL PRESTARE LA PROPRIA ATTIVITÀ PER OTTO-DIECI ORE AL GIORNO, A FRONTE DI UN CONTRATTO PART-TIME IN BASE AL QUALE VENIVANO POI RETRIBUITI PER SOLE QUATTRO O CINQUE ORE GIORNALIERE.
LE INDAGINI, NONOSTANTE LA RITROSIA DI QUASI TUTTE LE VITTIME NEL RIFERIRE LE REALI CONDIZIONI LAVORATIVE PER IL TIMORE DI ESSERE LICENZIATE, CONSENTIVANO DI VERIFICARE LA REALE ESTENSIONE DEL FENOMENO ILLECITO, RISULTATO TALE DA RAPPRESENTARE UNA SOSTANZIALE FONTE DI ARRICCHIMENTO PER L’IMPRENDITORE, QUANTIFICATO IN CIRCA 300 MILA EURO.
IN SEGUITO A TALI RISCONTRI INVESTIGATIVI VENIVA ESEGUITO L’ARRESTO DELL’IMPRENDITORE.
MIRATI ACCERTAMENTI PATRIMONIALI DEI FINANZIERI HANNO POI ACCLARATO COME IL PATRIMONIO ACCUMULATO SIA STATO OTTENUTO CON LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI CON MODI RITENUTI ESTORSIVI, COSI’ DA CONSENTIRE IL SEQUESTRO DELLO STESSO PER LA SUCCESSIVA CONFISCA.