DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI ANTONIO LATELLA- PORTAVOCE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA GIUSEPPE RAFFA:
REGGIO CALABRIA- Il Natale ci riporta a contatto con i valori cristiani che, nonostante lo sfrenato consumismo, sono ancora radicati nella nostra società. Una festività sobria, vissuta anche quest’anno con la crisi economica globale che contribuisce, in particolare nelle società meno ricche, a creare nuove povertà e produce conflitti e disgregazione sociale.
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A Natale il nostro pensiero lo rivolgiamo a tutti i cittadini della Provincia e, soprattutto, a quanti vivono il disagio per la perdita del posto di lavoro, a quanti non hanno una casa, a quanti soffrono per le condizioni di salute, a quanti vivono nell’indigenza e nella povertà, ai giovani che vanno aiutati a non perdere le speranze per il futuro.
Fiducia e speranza sono l’antidoto per impedire che si faccia strada la rassegnazione di una terra in cui la solidarietà è sempre stata il collante familiare e sociale.
Il momento di sofferenza totale richiede una grande sinergia tra cittadini e istituzioni che in questo momento di transizione – in cui il vecchio modello di Stato da troppo tempo attende di essere rinnovato – non possono lasciarsi prendere la mano da forme di contrapposizioni e proteste fini a se stesse.
I cittadini, però, fanno bene a rivendicare dalla politica comportamenti finalizzati al raggiungimento del bene comune.
Ed è anche giusto che si aspettino delle istituzioni risposte certe e precise.
Nonostante il marcato individualismo, prodotto dall’occidentalizzazione che poggia sul modello consumistico, la gente sente un grande bisogno di comunità per realizzare una nuova condizione umana.
La nostra azione politico –amministrativa poggia sulla sinergia interistituzionale, sulla solidarietà e sulla sussidiarietà rispetto all’atavica assenza dello Stato e di altre importanti enti territoriali.
Il nostro compito è arduo, ma determinato a fornire un contributo alla pacificazione sociale e a realizzare così un nuovo modello di convivenza in cui le diseguaglianze non siano più quel pesante fardello che caratterizza la vita dei cittadini delle aree geografiche più povere ed emarginate del Paese.
Dr Giuseppe Raffa