di Simona Ansani
ROCCELLA JONICA – E’ stata siglata la convenzione fra il Comune di Roccella Jonica e l’associazione So.Spe, associazione di volontariato di Suor Paola, romana d’adozione ma nata proprio a Roccella Jonica, conosciuta per molti televisivamente per la sua grande fede calcistica laziale, spesso negli anni scorsi ospite nel programma televisivo su Rai 2 Quelli che il calcio.
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Presenti nella sala convegni del Convento dei Minimi oltre a Suor Paola, il sindaco Giuseppe Certoma’, e l’assessore comunale alle Politiche per lo Sviluppo della persona, con delega all’immigrazione, Bruna Falcone, che durante il suo intervento ha messo in evidenza «l’importante compito svolto durante gli sbarchi dei migranti, da parte delle Forze dell’Ordine e dei tanti volontari della Protezione Civile Aniello Ursino».
La convenzione stipulata riguarda l’assistenza dei minori immigrati non accompagnati che a seguito dei flussi migratori, sono sotto la tutela dell’Ente. Le struttue di accoglienza gestite a Roma dall’associazione So.Spe, di Suor Paola, regalano una realta’ ben diversa dalle nostre strutture presenti in tutto il territorio Calabrese. Il video integrativo in onda al Convento dei Minimi, ha dato dimostrazione di quanto l’operato dei tanti volontari non si soffermi solo e soltanto sulla raccolta di cibo o indumenti da distribuire ai più bisognosi, ma anche alle tante attivita’ riecreative, ludiche e di insegnamento scolastico e di dopo scuola, ai bambini che vivono situazioni ben diverse dalle nostre.
Accoglienza dunque, ma anche tanta partecipazione attiva, fatta da gente pronta a rimboccarsi le maniche non solo per prendere ma anche per dare e regalare tanti sorrisi a bambini i cui sogni, la vita tal volte così ingiusta, li ha fatti naufragare. Bambini cresciuti troppo in fretta, ma che grazie all’associazione So.Spe di Suor Paola, hanno ancora la voglia di pensare a cosa faranno da grandi. Dal 1998 Suor Paola grazie alla generosità di benefattori e volontari cerca di donare assistenza sociale e sanitaria a persone bisognose e gestisce a Roma il “Villaggio So.spe”, che dal 2001 è diventato il cuore di tutte le attività associative, tra cui una casa famiglia per le ragazze madri e una casa d’accoglienza per i bambini diversamente abili.
«In una tribù del Centro Africa si tramanda un gustoso racconto: si dice che nel cuore della foresta vi è una grotta dove dorme da sempre un gigante. È il suo respiro che da vita a tutte le cose belle che si incontrano nella giungla, dagli alberi alle variopinte farfalle». Racconta don Vittorio Trani, «storiella di gente semplice, è vero, che però ha riscontri anche nella vita convulsa delle nostre città. Basta avere gli occhi per individuare questi “giganti”, capaci di spargere, a piene mani, semi di bene».