(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- “Locri verso la soluzione dei problemi”? E’ stato il titolo dell’incontro di questa mattina al Cine Vittoria, organizzato dal gruppo consiliare di minoranza “Impegno e Trasparenza- Pd”; un incontro incentrato sull’analisi di alcune questioni delicate conseguenti l’operato fin qui intrapreso, a pochi mesi dalla chiusura dell’anno 2013, dall’Amministrazione Calabrese; una giornata di riflessione e di confronto con i cittadini su quali gli espedienti sarebbe opportuno adottare, per ovviare che il destino della cittadina si accomuni a quello dei diversi paesi limitrofi.
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Già i cittadini. Buona anche se non numerosa la loro partecipazione: tra i presenti, anche l’ex primo cittadino Pepè Lombardo, componenti del movimento LocRinasce e Teresa Celestino che, dopo i risultati delle primarie del Pd dell’8 dicembre scorso, rappresenterà la Locride nell’assemblea nazionale del partito.
Ad introdurre i lavori, la consigliera Maria Davolos che ha subito centrato il fine del dibattito «Riteniamo giusto – ha esordito – a sette mesi dall’insediamento dell’Amministrazione Calabrese, fare un bilancio dei problemi perché la gente non ha realmente a conoscenza la situazione della Città già precaria di per sè, problemi che perdurano da diverso tempo. La gente è distratta rispetto alle problematiche che ci stanno attanagliando e che andranno a condizionare il futuro».
E sull’andamento politico durante i Consigli comunali ha aggiunto che «Dopo questi mesi, ho toccato con mano la scarsa considerazione del ruolo dell’opposizione alle sedute del civico consesso; oggi, abbiamo pensato che sia utile confrontarci con la gente avendo da loro qualche proposta da valutare perché, se gli obiettivi proposti vengono perseguiti, siamo convinti che gli stessi obiettivi daranno conformazione alla nostra esperienza politica. La gente legge poco i giornali, non ha preso conoscenza della realtà, è distratta da queste forme di allegria – il riferimento è a “Locri On Ice” – cui non non siamo contrari, però desidereremmo che, superate le festività, non rimanga in loro la delusione che i problemi non siano stati risolti. Non vogliamo essere l’uccello del malaugurio ma vogliamo che la gente sia cosciente dei problemi attuali. Crediamo che prevenire sia meglio che curare. Locri ha bisogno di una rotta, siamo convinti che gli ostacoli ci saranno, ciò deve essere da stimolo. La nostra non è una forma di ostruzionismo verso la maggioranza, siamo pronti a sposare delle loro iniziative».
La tematica sulle politiche sociali è stata affrontata da Maria Antonella Gozzi, sottolineando che, mentre da un lato cresce a dismisura il fenomeno della pressione fiscale, dall’altro lo stato di disagio della cittadina locrese tende ad incrementarsi: basti pensare alle difficoltà riscontrate nel pervenire ai pagamenti dei tributi «I servizi socio assistenziali a Locri – ha dichiarato – non sono in grado di dare sostegno alle famiglie in difficoltà e allora perché subire questa pressione fiscale a fronte di una lacunosa assistenza dei servizi? Se in un paese manca questo, non è concepibile che i cittadini paghino i tributi. L’Amministrazione deve pensare ad un programma per la rinascita della Città, se avessimo vinto le elezioni avremmo messo mano ad un progetto delle politiche sociali, tanto da sperimentare un programma di welfare della Locride. Il nostro gruppo continua a lavorare costantemente».
Da qui, la consigliera Gozzi ha ricordato quali le mozioni presentate in seduta di Consiglio (alcune di queste non accolte dalla maggioranza) tese ad offrire un sostegno alla cittadina: la prima relativa al gioco d’azzardo, la cosìddetta “ludopatia”; nella seconda, la minoranza aveva chiesto la possibilità di istituire una commissione ad hoc, (dopo la tragedia dello sbarco di Lampedusa), chiedendo al contempo all’Amministrazione, di far da portavoce ai presidenti di Camera e Senato per lavorare su un nuovo progetto di legge all’immigrazione, abrogando la legge Bossi – Fini; poi, la mozione in cui era stato chiesto alla maggioranza che il Comune potesse costituirsi parte civile nei processi con protagoniste le donne vittime di violenza.
Non manca un riferimento anche alla scarsa partecipazione della cittadinanza ai Consigli comunali «Mi auguro – che su questo possa esserci un passo avanti».
Secondo la consigliera Cautela, invece, è prematuro fare un bilancio dei risultati dell’attuale Amministrazione anche se, molte cose risultano essere poche chiare e pulite «Sarebbe bene – ha chiosato – che la gente intervenga alle sedute consiliari».
E a proposito di commissioni, la Cautela ha parlato di quella del “Bilancio” istituita e mai più convocata e dopo varie pressioni, la costituzione di quella della Sanità (cui appartiene la consigliera) «Commissione di sanità – ha chiarito – che sta lavorando tantissimo, vorremmo mantenere un contatto attivo con la cittadinanza perchè se non c’è partecipazione, sarà complesso risollevare le redini della Città».
La parola, poi, è stata presa dall’avvocato Pino Mammoliti che, senza troppi giri di parole, ha ribadito che tutto quello che si agita nelle comunità vicine, non è molto distante da quello che potrebbe accadere a Locri.
Mammoliti, leggendo al parterre alcuni punti salienti del programma presentato in fase pre-elezioni dalla lista “Tutti per Locri” ha evidenziato che «Siamo allo sbando, il passo è breve per arrivare dal danno alla beffa. Il segretario generale Capria dopo pochi mesi si è dimessa, tanto che Muscari Tomajoli aveva fatto richiesta di rientrare. Da qui a febbraio ci sarà il botto, altrimenti non è possibile che, tutto quello che si agita nelle mura del Palazzo, possa avere una lucida azione sfrontata tesa a rendere Locri uguale alle altre comunità colpite dal dissesto. La nostra azione non può dirsi inutile, abbiamo difficoltà a parlare con il gruppo di maggioranza e i dipendenti, stiamo vivendo un periodo oltre che di solitudine di paura. Non possiamo addomesticare i fremiti continuando a sabotare quell’istinto di reazione che non c’è più. Siamo alla schizofrenia, nell’indifferenza totale».
A chiudere i lavori il capogruppo Antonio Cavo che, ha fatto cenno ai punti all’ordine del giorno del manifesto da loro redatto per l’occasione «La situazione dei dipendenti – ha detto Cavo – è fuori controllo, ad oggi, non sappiamo cosa succederà quando dal 1° gennaio l’apparato burocratico amministrativo verrà decapitato delle figure più alte della piramide».
Per Cavo l’attività dell’Amministrazione dovrebbe essere valutata sotto un duplice profilo: da una parte la legittimità degli atti e dall’altra la coerenza delle scelte politiche.
Sul primo punto, la minoranza non ha mai esitato di contestare diversi atti amministrativi denunciandoli agli organi preposti con documenti ufficiali «Quando parlo di illeggitimità di atti – ha spiegato Cavo- mi riferisco all’ingentissima mole di debiti fuori bilancio di vari milioni di euro accantonati in un angolo e mai presi in considerazione dal Consiglio comunale; ma anche, al bilancio di previsione».
Un bilancio che, per la minoranza, contiene dati non veritieri: come il caso “Imu”.
Prima che il Governo disponesse le modalità di pagamento dell’Imu, il Comune di Locri aveva predisposto il bilancio di previsione 2013, prevedendo di incassare per tale tributo, una somma di gran lunga superiore a quella effettuata nell’anno precedente, cioè 2milioni e 600mila euro.
Subito dopo l’approvazione del bilancio da parte della Giunta, il Governo nazionale con un proprio decreto, aveva stabilito che il pagamento dell’Imu sulla prima casa era stato sospeso; di conseguenza, le previsioni di incasso dei Comuni svaniscono, tanto da indurre il Comune di Locri ad intervenire con una piccola somma a compensazione di queste cifre nell’ordine di un paio di centinaia di migliaia di euro «Noi – ha commentato Cavo – abbiamo chiesto immediatamente di rivedere quel bilancio per adottare questo correttivo dovuto al sopraggiungere di una nuova normativa e la Giunta comunale naturalmente, ci ha risposto picche».
Nella relazione allegata al bilancio di previsione in Consiglio comunale, il responsabile dell’area finanziaria aveva riportato che “In relazione all’Imu occorre ridurre lo stanziamento e la modifica legislativa rende praticamente impossibile mantenere lo schema di bilancio già approvato con gli importi inseriti sia nella parte entrate che spese».
Dunque, nonostante la denuncia della minoranza e il parere negativo circa lo schema delineato, il Consiglio comunale approva ugualmente il bilancio di previsione 2013.
A questo, ha tenuto a precisare Cavo, hanno fatto seguito a distanza di pochi giorni l’uno dall’altra, le dimissioni dai propri incarichi, del segretario generale Capria, per ricoprirlo in un altro Comune più piccolo; e della responsabile del servizio finanziario Naimo, a un mese dalla pensione «Avvenimenti – ha concluso – che mi fanno pensare».
Di seguito, riportiamo nel video a cura di Enzo Lacopo, alcune dichiarazioni rilasciate da Pino Mammoliti prima dell’inizio del dibattito:
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Interventi integrali di Nadia Cautela- Pino Mammoliti e Antonio Cavo:
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