ROCCELLA JONICA – Roccella Jonica è una piazza dove la politica è stata sempre vissuta in tutta la sua pienezza. Confronti accesi e incandescenti, hanno poi dato luogo a pax durature e proficue, ma il tutto si è sempre svolto nell’alveo della dialettica civile e democratica. Le consultazioni politiche della prossima primavera sono allo stato delle cose la causa del riacutizzarsi di malumori mai sopiti, di conti lasciati in sospeso tra parti della sinistra che hanno una loro specifica identità, e che mai si sono sentiti parte di una sola e grande famiglia. Le amministrative del 2009 queste discriminanti hanno finito per accentuarle, lasciando fuori dal consiglio comunale il Pd ortodosso e portando all’amministrazione una compagine che ha rotto ogni indugio, si è svincolata da schemi preordinati e definiti da nomenclature estranee alla realtà politica del luogo, ed ha proseguito in un percorso politico amministrativo autonomo e non etero diretto. Bersaniani e Renziani oggi si confrontano, e si badi bene lo fanno a distanza, considerato che il circolo si esprime per Bersani premier, e gli amministratori “eretici” non iscritti al Pd per il sindaco di Firenze. Chi pensa che questa contrapposizione però non abbia delle ripercussioni sulla realtà politica roccellese commette un grave errore. Il “Perché Renzi” convegno organizzato per venerdì sera alle diciotto presso l’ex convento dei minimi a Roccella, dai sostenitori del rottamatore, ha tra i suoi relatori il sindaco di Roccella Giuseppe Certomà, il segretario regionale della Uil Roberto Castagna, il professore universitario Vittorio Daniele, ed infine un moderatore anomalo quanto paludato come Bruno Gemelli editorialista del “Quotidiano della Calabria”. Tutto questo per dare il senso che l’affondo contro i Bersaniani è poderoso e qualificato e che su queste primarie la posta in gioco non è la scelta della nazione sulla leadership del centrosinistra per palazzo Chigi ma sul futuro del centro sinistra al palazzo civico di Roccella Jonica. Siamo alla vigilia di un evento politico che non ha molti precedenti ma che rischia di segnare profondamente la geografia degli schieramenti in una città come Roccella che non nasconde di nutrire ambiziose velleità nel comprensorio Locrideo considerati i risultati ottenuti negli ultimi tempi come la differenziata, il fotovoltaico, la bandiera blu, il working progress del Castello dei Carafa e del piano strutturale, i futuri investimenti finanziati dai Pisl (circa 2 milioni e settecentomila euro) e nell’immediato futuro l’asset dirigenziale del Porto delle Grazie sui cui non pochi confidano come volano di sviluppo territoriale ed occupazionale. Bene, la partita sembra essere iniziata e non finirà ad aprile prossimo bensì alla primavera del 2014 data delle prossime amministrative.
SIMONA ANSANI