di Gianluca Albanese
SIDERNO – Si respira aria di moderato ottimismo nel “day after” della presentazione del movimento “E’ tempo di reAgire” che ha avuto luogo ieri pomeriggio nella sala “Zitara” della biblioteca comunale di Siderno.
“Si tratta – ha spiegato la coordinatrice Federica Roccisano – di un soggetto di area civica composto da associazioni e movimenti del territorio, la cui collocazione ideale è a sinistra, come testimonia il sostegno della Cgil all’iniziativa di ieri». Fin qui la carta d’identità del movimento, che intende aprirsi anche fuori dalla Locride per assumere una dimensione regionale grazie anche all’interazione con altri movimenti civici e sta calendarizzando altre manifestazioni nelle principali città calabresi, al fine di sensibilizzare i cittadini sulle ripercussioni negative del progetto di “autonomia differenziata” da parte delle regioni più ricche del centronord, a scapito di quelle meridionali.
Tutto qui? Ceto che no. Una volta completata la fase itinerante di sensibilizzazione e di raccolta dei contributi di idee da parte dei calabresi, non è esclusa la composizione di una lista alle elezioni regionali del prossimo autunno. Con una forte componente innovativa nel metodo, però.
Mentre è notizia di ogni giorno la composizione di varie aggregazioni tra soggetti difficilmente conciliabili tra loro, ma accomunati dallo spirito di autoconservazione del ceto politico, questo movimento intende partire dai contenuti per poi arrivare, eventualmente e in maniera graduale, alla composizione di una lista. Insomma, il percorso inverso rispetto a quello a cui i partiti e i movimenti calabresi ci hanno tristemente abituato.
E non bisogna nemmeno trascurare il fatto che la prima presentazione ufficiale sia avvenuta nella Locride, vista la forte componente di questo territorio all’interno de “Il tempo di ReAgire”. Per un comprensorio che nelle ultime due tornate elettorali non è riuscito a eleggere nemmeno un consigliere regionale non è cosa da poco.
Certo, il lavoro è solo all’inizio e non mancheranno difficoltà e incidenti di percorso ma il movimento ha il dovere di provarci, certi che saprà sviluppare i necessari anticorpi per evitare di imbarcare i soliti riciclati della politica in cerca di spazio di visibilità. Gli appetiti non mancheranno, ma se si vuole davvero reAgire, bisognerà reagire anche a tutti i tentativi d’infiltrazione da parte di un ceto politico quasi mai all’altezza della situazione.