R. & P.
Raccontare periodi e momenti della propria esistenza è la forma più nobile di condivisione, frutto di una passione per la lettura coltivata da sempre e che, in particolari fasi, permette di sviluppare la capacità di scrittura.
Mimmo Femia è un ex funzionario dell’Eni a riposo o, come ama dire lui, in quiescenza. Nel mese di novembre del 2018 ha pubblicato il suo secondo libro, dal titolo “Il bar, il tavolino e il caffè” (Marino editore) in cui racconta la sua nuova vita da pensionato capace di vivere il suo nuovo quotidiano con quella sensibilità e quello spirito di osservazione che ne fanno un apprezzato scrittore o, ancora meglio, una persona alla quale ci si affeziona leggendo i suoi libri. Proprio così, Mimmo diventa uno di famiglia, così come la sua adorata moglie e i suoi figli, le cui vicende vengono descritte con un tratto molto delicato e intimista, fatto di un vissuto quotidiano con le sue aspettative e le sorprese che la vita sa riservare. Sullo sfondo, la sua bellissima Gerace, uno tra i borghi più belli d’Italia pieno di potenzialità (in parte inespresse) coi vizi e le virtù di ogni comune del Sud Italia.
E’ l’elegia della normalità quella che si coglie nei libri di Femia, le cui vicende potrebbero essere narrate da ognuno di noi. Nel suo primo libro “Verso il futuro” (2011, Città del Sole edizioni) racconta la malattia che, a un certo punto della sua esistenza, in cui si profonde lo sforzo finale sul lavoro per poi raccogliere i frutti di ogni impegno e sacrificio, colpisce la moglie, dalla quale esce vincitrice, sebbene, dal momento della scoperta, tutti fossero consapevoli che la vita non sarebbe stata più la stessa. Ma va vissuta intensamente ogni giorno, godendo delle piccole cose e dei piccoli piaceri di ogni giorno, come il caffè sorseggiato al bar preferito, in compagnia degli amici ritrovati e di quelli più giovani che hanno voglia di imparare qualcosa in più di quella Gerace che fu.
Il tavolino del bar, dunque, diviene non solo un punto d’osservazione privilegiata sulle vite altrui, ma anche l’ideale palcoscenico per poter trattare ogni argomento d’interesse pubblico, senza la frenesia dei ritmi del lavoro, senza la trasferte chilometriche e le levatacce mattutine ma col gusto di poter vivere al meglio ogni momento.
Mimmo Femia presenterà i suoi libri sabato 23 marzo alle 17,30 nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di Siderno. Gianluca Albanese dialogherà con l’autore. Interverrà Marisa Larosa, presidente dell’associazione culturale “Leggendo tra le righe”.
Sarà possibile conoscere meglio e acquistare i libri “Verso il futuro”, il cui ricavato è interamente devoluto all’AIL e l’ultimissimo “Il bar, il tavolino e il caffè”, condividendo le emozioni suscitate da Mimmo Femia.