DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI SIMONA COLUCCIO
GIOIOSA IONICA – Io sottoscritta Simona Carmela Coluccio madre della minore Maria Pia D’Ambra, frequentante la classe Prima elementare sezione B della scuola elementare Don Minzoni di Gioiosa Jonica.
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Desidero mettere a conoscenza tutte le istituzioni competenti, del vissuto discriminatorio scolastico di mia figlia Maria Pia e mio di questi ultimi giorni, ed in particolar modo il rimpallo di responsabilità tra le istituzioni cittadine, le quali non riescono a garantire i DIRITTI sanciti dalla Costituzione che tristemente rimangono solo cristallizzati sulla carta e non trovano riscontro alcuno nella realtà.
Non si può subire per oltre 10 giorni l’umiliazione di recarsi a scuola e occuparsi del cambio del pannolino, della merenda e andare a capire girovagando tra uffici se mia figlia sia coperta dal servizio di assistenza specialistica o meno. Quello che mi sento rispondere costantemente è: La bambina ha bisogno di troppe ore di assistenza specialistica e noi non siamo in grado di poter assolvere il compito. Finalmente il 15/01/2014 si riesce a trovare una assistente scolastica che si occupa dell’igiene di Maria Pia, ma la signora in questione non è abile al 100% al livello di salute e quindi come ben comprenderete non può svolgere un ruolo di per sè molto delicato, ovvero: Prendersi cura dell’igiene della bambina.
Oggi, 16/01/2014, mi reco di nuovo a scuola, intorno alle 13:10 per portare da casa le posate per il pranzo di Maria Pia e rimango esterefatta nel vedere mia figlia con tutti i pantaloni inzuppati di urina, senza che nessuno si curasse di sostituire il pannolino che tutt’ora la bambina, suo malgrado, deve indossare per ragioni di salute.
Tutto quello per cui mi batto sono le inevitabili conseguenze di mancata accettazione da parte dei piccoli compagni di Maria Pia che questa condizione sta procurando e come se ciò fosse poco si aggiunge a tutto questo anche la mia umiliazione di madre,che nel provare a salvaguardare i diritti della mia bambina, giornalmente subisco diffamazioni ed ingiurie da chi non vive in prima persona le mie difficoltà e disconosce il mondo della disabilità.
Da domani, mi trovo costretta per le ragioni sopraelencate a non poter mandare a regolare lezione scolastica Maria Pia, per non peggiorare la già delicata situazione ed ora mi trovo costretta a chiedere con FORZA e con estrema URGENZA a tutte le istituzioni competenti di intervenire per poter porre fine a questo stato di cose e permettermi, almeno scolasticamente, a far vivere a mia figlia Maria Pia una vita normale, nel rispetto della dignità umana, ed a tal fine sono pronta ad affrontare qualsiasi battaglia con tutte mie forze e con il coraggio e la determinazione necessari.