di Redazione
LOCRI – Al lavoro per poter dare una risposta istituzionale agli episodi delinquenziali che si sono verificati in questi mesi e dei quali sono state vittime anche alcune importanti figure istituzionali.
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Si è riunita, infatti, stamattina la commissione Legalità del Comune di Locri per il secondo incontro, dopo la nomina del presidente Giovanni Filocamo avvenuta in prima convocazione lunedì scorso.
I componenti della commissione, si ricorda, scelti dal consiglio comunale, hanno espresso le proprie considerazioni in merito al programma ed i progetti da avviare attraverso questo organo.
Il presidente Filocamo sarà sostenuto in questo percorso dai componenti esterni all’Amministrazione comunale, Francesco Mesiti, che rappresenta il mondo del lavoro e del sociale, il professor Antonio La Rosa per il mondo delle scuole, don Mimmo Madonna per la Chiesa.
Fanno parte della commissione i componenti del Consiglio comunale, Domenica Bumbaca, capogruppo di maggioranza e Pino Mammoliti, consigliere di minoranza.
La commissione, con l’obiettivo di lavorare in sinergia con le agenzie del territorio, promuovendo percorsi sulla legalità, è stata istituita su volere del Consiglio, dopo il primo attentato subito dalla famiglia del consigliere Domenica Bumbaca, dello scorso 8 agosto.
il presidente ha manifestato la volontà a lavorare in gruppo coinvolgendo l parti sociali della Città, affinchè si possa costruire qualcosa di concreto. «La legalità – ha detto Filocamo – più che predicata deve essere praticata». Con questo intento i componenti hanno espresso le proprie idee che nel prossimo incontro previsto per martedì prossimo, diveranno linee guida da seguire.
Il sindaco Giovanni Calabrese, presente all’incontro, ha affermato di credere molto nel lavoro dei presenti, perchè, senza giri di parole, stanno dimostrando concretezza, affrontando un tema delicato quale quello della legalità. «Non ci dovranno essere molte parole – ha detto il primo cittadino – piuttosto progetti che coinvolgeranno giovani, imprenditori e persone a rischio».
Si è, infatti, parlato di un percorso che seguirà l’azione della prevenzione e un’azione di recupero verso il concetto e cultura della pratica alla legalità.