di Antonella Scabellone
SIDERNO- Pochi dubbi vi sarebbero sulla matrice dolosa degli incendi che la scorsa notte hanno distrutto l’autovettura della dottoressa Caterina Morabito e danneggiato lo studio della stessa.A parlare non sono gli inquirenti ma i fatti in sé, accaduti in luoghi diversi e contro la stessa persona, pertanto, chiaramente collegati da un’unica e volontaria azione criminosa.
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La FIAT cinquecento della dottoressa è stata incendiata, fino a diventare un cumulo di lamiere contorte, nei pressi dell’abitazione della donna in via Piromalli. Sul luogo si sono prontamente portati i vigili del fuoco e i carabinieri di Siderno che hanno riportato in breve tempo la situazione alla normalità.
L’altro incendio, quello, relativo allo studio medico, è divampato da tutt’altra parte, nei pressi della stazione ferroviaria, a due passi dal centro radiologico ed è stato scoperto solo stamattina al momento dell’apertura. L’azione dei malviventi, però, in questo secondo caso, non ha sortito gli effetti sperati: le fiamme e il fumo, provocati presumibilmente da benzina cosparsa sul davanzale di una finestra (gli attentatori non si sarebbero introdotti nell’ambulatorio) si sono poi in parte propagati all’interno provocando danni di vario tipo, ma non la distruzione dei locali.
L’attentato alla dottoressa Morabito segue di sole 24 ore altro analogo episodio incendiario che nella notte tra sabato e domenica ha comportato la distruzione di due autovetture (nella foto) sul Corso della Repubblica. Si tratta dell’ennensimo episodio criminoso a Siderno e la città comincia seriamente ad interrogarsi, molto preoccupata, su cosa stia accadendo.