*di Maria Alessandra Polimeno
L’ ultimo episodio ai danni della scuola primaria di Bosco S. Ippolito allunga ormai la casistica dell’ inciviltà come un rosario senza coda. Gesti che ci riguardano come cittadini…. dal lanciare carte e sigarette dal finestrino, alle chewingum sul marciapiede su cui camminiamo e le carte delle caramelle che il bambino getta per terra, dall’ abbandonare rifiuti di ogni genere per strada, all’imbrattare i muri con una bomboletta spray, al pranzo consumato in spiaggia senza portare via i resti… Gesti di “ordinaria” inciviltà, capaci di produrre però grandi ricadute sul piano della cultura ed economico quando ci troviamo tutti a sognare di abitare in qualche villaggio austriaco dove sembra che persino le strade siano pulite col Folletto e tirate a lucido con lo smacchiatore. Giusto per rifugiarci nel sogno, quando la realtà diventa inaccettabile.
Importante la condanna degli atteggiamenti incivili da parte della comunità ma fondamentale, come affermiamo da tempo nelle nostre interrogazioni, deve essere l’intervento sanzionatorio dell’autorità, un’azione sicura e tempestiva altrimenti il numero delle trasgressioni sarà via via talmente alto che contenere questi episodi sarà difficile se non impossibile…
Certo la riflessione non si ferma qui ma continua con una considerazione seria e attenta sulla “noia” che sembra colpire sempre più giovani facendoli “rifugiare” in una sorta di “disorientamento” che, interpretando De Filippo, fa dire che… “ha da passa’ a nuttata”.
I protagonisti sembrano essere privi d’interessi, di sogni, di ambizioni, trascorrendo interi pomeriggi in piazza con gli amici o ancor peggio intere giornate dinanzi ai social network.
Un fenomeno sociale che è sempre più ricorrente, tanti sono i casi che hanno come protagoniste “baby gang” …ultimo il caso del pensionato di Manduria…
Non sappiamo a chi attribuire il grave gesto che ha portato qualche scellerato a trovare come “divertimento” il saccheggiare una scuola primaria, ma come classe politica abbiamo il dovere di andare oltre l’indignazione e la condanna dei gesti di inciviltà perché i giovani di oggi sono il futuro di domani e per questa ragione non si può lasciare che continuino a essere poco interessati alla vita politica e sociale del loro paese, probabilmente anche l’assenza di valori concreti conduce a questo atteggiamento d’inerzia.
Il ruolo di condurre un ragazzo verso una formazione personale completa e renderlo pienamente partecipe della società in cui vive è compito anche dei genitori, anche se certo non si tratta di un qualcosa di così semplice.
È impensabile sperare che un adolescente magicamente scopra l’interesse per l’arte o per la musica. Un ragazzo che non è stimolato alle attività senza dubbio preferisce internet, deve scoprire invece il piacere dello stare assieme ai suoi compagni impegnandosi in un’attività di suo interesse, che sia musicale, teatrale, di volontariato, ma capace di impiegare in maniera proficua il suo tempo libero.
Ecco perché è importante sostenere e incentivare l’azione delle tante associazioni che operano sul nostro territorio e sono grande risorsa per la comunità nel fornire attività “stimolanti” per i nostri giovani.
“Gli adolescenti privi di (sana) noia”, così parla in un articolo Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze all’ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano, “…..in questa fase della vita si affinano le modalità di funzionamento cognitivo, affettivo-relazionale, la capacità di tollerare le frustrazioni, di amare e accedere al piacere, tutte competenze indispensabili per costruire una vita adulta soddisfacente…”.
:*Capo Gruppo Consiliare “Nuova Calabria”