di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Proseguono gli incontri propedeutici alla realizzazione di un progetto complessivo riguardante il parco urbano che l’amministrazione comunale intende realizzare nell’area fino a qualche tempo fa occupata dalle Ferrovie della Calabria. Se ne discute, insomma, anche in maniera a tratti accesa, come accaduto ieri sera, quanto la riunione convocata dall’assessore all’Urbanistica Sisì Napoli si è protratta fino alle 23.30.
{loadposition articolointerno, rounded}
I 650.000 euro attualmente disponibili e reperiti nel quadro del Pisl sulla mobilità intercomunale, infatti, serviranno per iniziare i lavori di un pezzo di quello che sarà il parco urbano perché, come ricordato dall’assessore all’Urbanistica Francesco Lupis “Non sono assolutamente sufficienti a riqualificare un’area di 31.000 metri quadri, che va da via Piero Gobetti alla zona di Torrevecchia, ma è giusto che oltre a quello che si può realizzare a breve, si diano, nel corso di questi incontri, le linee guida necessarie per realizzare l’opera nel suo complesso”.
Il cosiddetto “masterplan”, insomma, su cui si è concentrata gran parte della discussione, anche se i consiglieri di opposizione presenti, ovvero Mariateresa Badolisani e Pasquale Mesiti, chiedevano di concentrarsi meglio su temi specifici e concreti, in base alle urgenze del momento, piuttosto che soffermarsi su qualcosa di futuribile. Mesiti, poi, si è chiesto come mai non fosse presente il progettista incaricato, a suo tempo, dalla commissione straordinaria in carica fino al mese di novembre, e tuttora titolare dei lavori di stesura dell’opera.
La riposta dell’amministrazione è arrivata per bocca dell’assessore Coluccio, che ha ricordato come sia “Inutile parlare di una cosa in maniera slegata dal masterplan e dal Parco urbano nel suo complesso”.
Insomma, la democrazia partecipativa è fatta anche di queste cose, e quando ci si scontra verbalmente su temi d’interesse generale, la dialettica diventa una risorsa da tutelare.
Di certo, l’idea di opera che si vuole realizzare è importante. E il costo dell’intera realizzazione è stato quantificato in quattro milioni di euro. Ci vorranno dei lustri per realizzarla ed – ancor prima – arrivare a una progettazione definitiva. Ma l’intenzione è quella di accelerare i tempi per avere un’idea di base il più possibile aderente a ciò che si vuole e si può realizzare e, nel contempo, reperire le risorse per completarla in tempi ragionevoli. Già, perché se è opinione diffusa che l’amministrazione Vestito non vedrà nella sua durata naturale la posa della prima pietra, come ha efficacemente evidenziato Salvatore Lombardo “Questa amministrazione può e deve preparare le forbici da passare a chi le subentrerà, per il taglio del nastro”.
In apertura dei lavori, il sindaco Vestito ha ricordato l’iter che ha portato Ferrovie della Calabria a cedere il terreno, anticipando altresì che “martedì verrà sottoscritto formalmente l’atto di cessione volontaria” e in vista del consiglio comunale aperto di domani sera, in cui l’unico argomento all’ordine del giorno riguarderà gli atti vandalici ai danni degli istituti scolastici cittadini ha detto che “Giovedì prossimo a Roma incontreremo il viceministro dell’Interno Bubbico, al fine di parlare dei lavori riguardanti la nuova caserma dei Carabinieri e, con l’occasione, chiederemo le risorse necessarie a installare dei sistemi di allarme nelle nostre scuole”.
L’assessore Napoli, pur dicendosi “deluso per la scarsa partecipazione degli imprenditori che hanno le attività in prossimità dell’area in cui dovrà sorgere il parco urbano”, ha confermato la volontà di proseguire nell’opera di redazione di un masterplan a cui ogni opera inerente il Parco Urbano dovrà uniformarsi, sulla scorta di una positiva esperienza simile attuata a Rosarno e, entrando nello specifico della parte di parco che si può fare coi 650.000 stanziati nell’ambito del Pisl sulla mobilità intercomunale, Napoli ha detto che “Possiamo partire da alcuni, seppur significativi, dettagli, come una piazza e delle panchine”. Quindi, sono intervenuti i tecnici.
Il geometra Giuseppe Macrì ha compiuto un excursus dell’idea dell’opera, i cui primordi risalgono all’allora amministrazione Bombardieri, per poi essere ripresa dalla giunta dell’allora sindaco Francesco Macrì. Quindi, l’incarico al progettista, conferito dalla commissione straordinaria.
L’architetto Umberto Panetta, dal canto suo, ha rimarcato l’importanza del masterplan, da impostare guardando agli esempi positivi che giungono dalle principali capitali europee, immaginando numerosi sviluppi del Parco Urbano “Opera attrattiva – ha detto – e aperta a tutti. Accessibile anche ai diversamente abili e in cui ci sia spazio anche per un hotspot di internet wi-fi e un percorso con sistemi di luce in cui si dia priorità alla sicurezza. La terra – ha concluso Panetta – non ci è stata data in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli, ed è a loro che dobbiamo pensare”.
A proposito della zona di Torrevecchia, l’assessore Napoli ha anticipato di aver già avviato un canale di dialogo con il proprietario di una vasta area che insiste in quella zona, mentre l’architetto Arrigo Lagazzo ha rimarcato la necessità di ricevere dall’amministrazione comunale delle direttive precise sull’idea di masterplan.
Il suo è stato solo il primo intervento di un lungo e partecipato dibattito.
La studentessa in architettura Lorenza Crupi ha evidenziato come “A Marina di Gioiosa manchi l’auditorium, e potrebbe sorgere proprio in quell’area, magari riqualificando le strutture esistenti”, mentre Rarà Gennaro, dopo aver ricordato come “Per fortuna sia tramontata subito l’idea partorita parecchi anni fa, ovvero di adibire la vecchia stazione delle Ferrovie della Calabria a sede dell’Istituto Tecnico per il Turismo”, ha ribadito che “Serve una visione unitaria e un’idea chiara di masterplan, condivisa da tutti e con tutti, senza curarsi più di tanto degli interessi delle singole categorie”.
Caustico, come sempre, il patron del “Blue Dahlia” Ruggero Malgeri, che dopo aver bocciato l’aspetto architettonico di opere come il mercato coperto e lo stesso centro sociale “Egidio Gennaro”, ha evidenziato come serva “Un’area in cui si formino i cittadini di Marina di Gioiosa, in cui si trasmettano concetti come civiltà e bene comune, perché se ancora accadono episodi di vandalismo come l’allagamento della scuole, questi si possono combattere con le armi della cultura e della formazione, molto più che con le telecamere di videosorveglianza”.
Tra gli altri interventi, quelli di Giuseppe Calautti, Salvatore Lombardo e Manuela Calautti.
E se il pomo della discordia riguardo queste prime opere da realizzare in base al Pisl sulla mobilità intercomunale pare sia concernente alla realizzazione o meno di una nuova strada – sarebbero emersi dei contrasti interni perfino nei due comitati che supportano l’attuale maggioranza -, l’assessore Napoli ha concluso dicendo che stamani incontra il progettista architetto Sansotta, al fine di riportargli alcuni spunti emersi nel dibattito di ieri sera, prima di programmare un nuovo incontro di consultazione con la cittadinanza.