di Gianluca Albanese
LOCRI – La superficie dell’elisoccorso dell’ospedale di Locri presenta delle carenze al servizio antincendio che potrebbero portare, se non risolte entro il 22 maggio, alla sospensione del servizio.
E’ l’ultimo, gravissimo allarme lanciato dal sindaco di Locri Giovanni Calabrese sul suo profilo facebook, nel quale viene riportata la foto della comunicazione inviata dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile alla società che gestisce il servizio di elisoccorso (attivo, da anni, in orario diurno e che ha garantito la sopravvivenza e la successiva guarigione di pazienti affetti da gravi patologie che non possono essere curate all’ospedale di Locri) e, per conoscenza, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, alla Direzione Aeroportuale della Calabria, all’ospedale di Locri, alla Prefettura di Reggio Calabria, all’Elilombardia Srl e al Comune di Locri.
I FATTI
Lo scorso 19 aprile, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco trasmetteva formalmente all’Enac una nota in cui denunciava possibili carenze relative al sistema antincendio dell’elisoccorso, che non sarebbe conforme a quanto stabilito dalla normativa vigente.
Va da sé che se entro il 22 maggio non dovesse pervenire da parte della GAM Srl (società che gestisce il servizio all’ospedale di Locri) alcun riscontro alle sollecitazioni da parte dell’Enac, o se dovessero essere confermate le carenze all’antincendio, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile sarà costretta a sospendere le attività di elisoccorso all’ospedale di Locri fino al conseguimento della conformità secondo le disposizioni del competente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
Insomma, se non si dimostra che l’impianto antincendio è conforme o se non lo si mette a norma nei prossimi undici giorni, si rischia di non poter fruire – e chissà per quanto tempo – del servizio di elisoccorso.
Sarebbe davvero una iattura per i numerosi pazienti della Locride che proprio grazie all’elisoccorso si sono salvati la vita.