DAL COMUNE DI BOVALINO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
BOVALINO-Si è svolta nel pomeriggio di ieri presso la sede comunale di Bovalino, una riunione tecnico-operativa finalizzata alla redazione del nuovo “Piano Comunale di Protezione Civile”.
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Alla riunione, convocata dal Vicesindaco Ferdinando Rocca con delega alla Protezione Civile, hanno partecipato l’Arch. Giuseppa Varbaro responsabile dell’Area Tecnica e alcuni esperti esterni che a titolo gratuito hanno fornito la loro consulenza in materia. È importante – ha sottolineato Rocca – il coinvolgimento di tutte i soggetti e le realtà associative di volontariato presenti sul territorio comunale e operanti nel settore. In tal senso è inteso il rapporto della neo costituita Associazione di Volontariato “Augustus Bovalino” con l’attuale Amministrazione comunale. Una realtà attiva e operante da qualche tempo sul territorio, la cui compagine sociale è composta prevalentemente da esperti con maturata esperienza nel settore della protezione civile e che tramite il suo rappresentante legale, Arch. Antonio Costanzo, ha deciso spontaneamente e gratuitamente di coadiuvare il Sindaco nelle sue funzioni di massima autorità locale in materia di Protezione Civile.
Con la legge 12 luglio 2012 n. 100 sono stati ridefiniti i criteri fondamentali dell’assetto ordinamentale del sistema nazionale di Protezione Civile. È compito di ogni comune approvare con apposita deliberazione consiliare il Piano di Emergenza Comunale, dotarsi cioè, di uno strumento di pianificazione capace di rispondere prontamente ed efficacemente alle diverse situazioni di emergenza. Al di là degli adempimenti di natura legislativa – continua il vicesindaco Rocca – nel nostro Comune così come nell’intera Calabria, che rappresenta una delle regioni italiane a più alto rischio sismico e idrogeologico, diventa quanto mai indispensabile ed urgente l’elaborazione di un efficiente e moderno “Piano” che non si limiti esclusivamente alla gestione dell’emergenza, ma che abbia quale obiettivo principale la previsione e la prevenzione dei fenomeni stessi. Uno strumento di pianificazione flessibile da sottoporre a verifica e aggiornamento periodico, che proceda all’identificazione dei rischi ed alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi, al fine di contenere e ridurre al minimo la possibilità di danni a seguito di eventi calamitosi.
Uno strumento condiviso e condivisibile dalla cittadinanza stessa, attraverso un’attività di formazione e informazione continua che vede coinvolte prevalentemente le nuove generazioni. Mediante la raccolta di testimonianze, esperienze e conoscenze che presuppongono la partecipazione diretta dei cittadini, è possibile creare e diffondere la cultura del rispetto del territorio e la conoscenza delle attività di protezione civile come esercizio di vivere civico. È questa la condizione necessaria e fondamentale perché il “Piano di Emergenza Comunale” divenga uno strumento attivo e realmente operativo.