di Adelina B. Scorda
Continua a far discutere la discarica di Casignana e il suo futuro ampliamento. A prendere la parola sull’argomento anche il sindaco di Benestare. “Una logica pericolosa, quella portata avanti dalla Regione” ha sottolineato Rosario Rocca, che attraverso la volontà dimostrata di ampliare di ben 500 mila metri cubi il sito di località Petrosi, “rappresenta – ha proseguito il sindaco di Benestare – una situazione vergognosa.
{loadposition articolointerno, rounded}
La regione dimostra di non voler promuovere logiche a tutela dell’ambiente e del cittadino, ma anzi volte a interessi privatistici. Non potevano aspettarci di meglio da Scopelliti, la gestione regionale è, infatti, lontana anni luce dalla direttiva Eu e dalle pratiche politiche per la tutela dell’ambiente attraverso una gestione corretta dei rifiuti”.
E se le vicende che stanno interessando la discarica di Casignana, attraverso un finanziamento di oltre 4 milioni e mezzo di euro danno ancora largo spazio a polemiche e tavoli concertativi, tutto tace, o quasi sul consorzio di funzione “Locride ambiente”. ‹‹Io mi chiedo – ha dichiarato Rocca – il perché sulla raccolta differenziata non vi siano degli investimenti così importanti la ‘ndrangheta e i poteri forti forse non hanno ancora ben acquisito la giusta dimestichezza per i profitti derivanti dalla gestione dei i rifiuti differenziati››.
Secondo Rocca, intrecciate logiche politiche, di privati, o società miste avrebbero decretato il fallimento della Regione, dalla quale non è arrivata nessuna, risposta dopo 17 anni di commissariamento.
Nessun finanziamento ha risolto a strutturalmente la problematica rifiuti problematica, una total incapacità di gestione e programmazione sta lasciando versare la Locride in un mare di rifiuti. “Anche perché – ha proseguito Rocca – il consorzio di funzione Locride ambiente non solo non ci ha aiutato a rappresentare i nostri cittadini né tantomeno il nostro territorio, ma è stato in grado di perdere il finanziamento regionale di un milione di euro, che avrebbe dovuto portare per ben 14 comuni a ricevere le dotazioni strumentali e ordinare al fine di avviare la racconta differenziata “porta a porta”. Secondo la visione di Rocca, il consorzio di funzione Locride Ambiente, sarebbe stato gestito male “da una pseudo classe dirigente che non ha avuto nemmeno il coraggio di dire la verità ai sindaci perpetrando un atto irrispettoso soprattutto verso i cittadini che i sindaci si onorano di rappresentare”.
Un finanziamento di un milione di euro perso “non per cause da ricercare altrove, afferma Rocca – ma per la negligenza della politica locale e per il suo essere inconcludente”.