di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Nella più assoluta consapevolezza che la “rinascita” del lungomare non sarà un evento del prossimo futuro di Siderno, la Consulta cittadina e i proprietari degli stabilimenti balneari, nel corso della riunione organizzata dai responsabili delle aree commercio e turismo, hanno cercato di fare il punto della situazione dal quale provare a ripartire e dare alla prossima stagione estiva una parvenza di “normalità”.
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Pochi ma chiari i punti emersi. Inevitabilmente si dovrà fare fronte all’emergenza con lavori che in qualche modo possano dare, in particolare a chi ha investito sul lungomare, ma in generale a tutti, la possibilità di usufruirne nel migliore dei modi. Su questo i presenti alla fine hanno convenuto con la decisione della triade commissariale che ha già dichiarato di indirizzarsi verso questa soluzione.
Altra questione, i possibili finanziamenti, se mai saranno intercettati, avranno dei tempi lunghi. E poi la mancanza della parte politica che, ormai a Siderno la fa da padrone, in una città che, già per il solo fatto di essere commissariata, non ha il peso specifico necessario per contrattare “attenzioni” che la politica potrebbe, al contrario, captare. Michelangelo Vitale sentitosi chiamato in causa ha confermato che per il lungomare il presidente della Provincia e il presidente del Consiglio regionale gli hanno personalmente attestato la disponibilità e che lui continuerà a lavorare in questo senso. Ma gli altri?
Il lungomare ha necessità di un progetto serio, ma soprattutto realizzato da tecnici che abbiano contezza dell’enorme lavoro che c’è dietro. Tra i presenti, Leonardo Polverari e Raffaele Macry Correale, proprio questo hanno sottolineato. Mentre Domenico Carrà, geologo, ha chiesto di non sottovalutare l’importanza di progetti che prevedano interventi per mitigate l’erosione costiera.
In più occasioni è emerso chiaro che l’ufficio tecnico con le proprie forze non potrà, in alcun modo, realizzare un progetto che possa fare la differenza. Motivazione per la quale si è pensato ad un supporto allo stesso affinché coloro i quali lavorano nel settore possano interagire e arrivare alla realizzazione del progetto stesso.
La triade oltre alla delibera per lo stato di calamità naturale, ne ha prodotto un’altra, un avviso pubblico per partecipare al bando regionale per progetti pensati per la difesa del suolo. Ma progetti realizzabili che non facciano la fine di altri come quello, per esempio, pensato per la zona del lungomare lato sud, franata ancor prima delle ultime mareggiate, per la quale solo in questa occasione i proprietari degli stabilimenti balneari hanno confermato di aver avuto la versione ufficiale. Infatti l’ingegnere Polverari ha confermato che, pur firmato dall’ufficio tecnico, il progetto è il suo e che l’impegno di spesa previsto sarebbe dovuto essere di circa 30 mila euro a fronte dei circa 100 di cui si era parlato in riunioni svoltasi lo scorso anno.
Tutto questo conterrà il documento che verrà presentato alla triade commissariale con la quale, già in passato, la Consulta ha confermato di voler collaborare.
Una riunione dalla quale sono emersi altri argomenti fondamentali per Siderno di cui si discuterà nei prossimi incontri. Tra questi la questione della diga e la depurazione.