DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL COMUNE DI LOCRI
Il Comune di Locri è riuscito a dotarsi nei termini a suo tempo auspicati dalla CiVIT (oggi A.N.AC. – Autorità Nazionale AntiCorruzione), del Codice di comportamento dei dipendenti. La Giunta Comunale ha infatti approvato nell’ultima seduta, lo schema di Codice proposto dal Segretario Generale, dott. Domenico Libero Scuglia, responsabile della prevenzione della corruzione nel Comune di Locri, il quale ha lavorato con il supporto e la collaborazione dell’apposita struttura del Settore segreteria generale del Comune.
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L’obiettivo è di assicurare qualità dei servizi, prevenzione dei fenomeni di corruzione, rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico. Inoltre, il Codice, che è composto da 23 articoli che specificano ed integrano le previsioni del codice generale emanato con d.P.R. n.62 del 2013 sulla base delle indicazioni fornite dall’A.N.AC. nelle «Linee guida» approvate con la Delib. n. 75/2013, è essenziale per il Piano di prevenzione della corruzione.
Nella relazione di accompagnamento del Segretario, si ricorda che “Secondo le disposizioni del d.P.R. 62/2013 e delle indicazioni dell’A.N.AC., prima dell’adozione del codice, l’Amministrazione ha proceduto alla pubblicazione sul sito Istituzionale di un «Avviso pubblico», contenente le principali indicazioni del codice da emanare alla luce del quadro normativo di riferimento, con invito a far pervenire eventuali proposte o osservazioni entro le ore 12 del 17 dicembre 2013, stabilito come termine ultimo, ed entro il quale non sono pervenute modifiche e/o suggerimenti.
L’attività di vigilanza sul rispetto del Codice di comportamento da parte dei dipendenti, sia di quello generale (d.P.R. n. 62/2013) che di quello specifico dell’Ente, viene effettuata dai rispettivi Dirigenti e Responsabili di ciascuna Area, nonché dalle strutture di controllo interno e dall’Ufficio per i procedimenti disciplinari dell’Amministrazione, che opera in raccordo con il Responsabile della prevenzione della corruzione.