DALL’ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA GENTE IN ASPROMONTE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
GERACE- L’Associazione “Gente in Aspromonte”in collaborazione con il Comune di Gerace e la Pro Loco di Canolo ha organizzato per domenica 2 febbraio, una nuova escursione nella “Città dello Sparviero”.
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Con Gerace ci troviamo di fronte ad una delle più importanti città d’arte della Calabria, dove ancora si conserva uno splendido centro storico e dove le case e i monumenti evidenziano un armonico sincretismo con gli stili architettonici Bizantino, Romanico, Normanno e Gotico.
E’incantevole la sua posizione e la cittadina appare come uno sparviero che sovrasta l’area circostante, posato su un’amba d’argilla.
La città sorge a 470 metri sul livello del mare, su una rupe costituita da conglomerati di fossili marini (60 milioni di anni) in posizione incantevole.
Il nome deriva dal greco Jerax, sparviero, secondo alcuni dall’antico nome bizantino Aghia Kiriaki (Santa Ciriaca) o da Jerà Akis (vetta sacra).
Il sentiero inizia dal Borgo Maggiore, che è il più antico dei nuclei di Gerace caratterizzato anche dalla presenza delle botteghe dei vasai scavate nella tenera roccia, nei pressi dell’antica Porta della Varvara.
L’attività dei vasai è una delle più antiche tradizioni di Gerace.
Si costeggia poi la Cittadella, un quartiere parzialmente costruito sulla roccia, fino a Piazza della Repubblica, in cui si può ammirare la splendida architettura della chiesa di S. Maria del Mastro, di rilevante importanza storico-artistica per la concezione greca, anche se edificata in periodo normanno (1084), ma con facciata rimaneggiata nel Seicento.
Si prosegue lungo il belvedere della rupa con ampia veduta sulla vallata e dopo qualche minuto si arriva alla bella fontana civica (1606) con relativo acquedotto.
Costeggiando il nuovo ospedale si prosegue lungo la SS 111. Dopo un centinaio di metri si arriva al Calvario. Si prosegue lungo la SS per circa 10 minuti sino ad arrivare alle postazione militare di Contrada San Filippo, da cui si può godere di un ampio panorama sulla fiumara del Novito e su Agnana. Si lascia la strada e ci immettiamo in una pista di terra battuta tra piante di eucalipto. Si scende e dopo 10 minuti, alla biforcazione, si svolta a sinistra.
Qualche breve tornante sino ad arrivare un piccolo vallone nei pressi di una briglia in calcestruzzo. Superato il vallone, si sale per qualche minuto e siamo sulla strada che porta a Prestarona. Si prosegue per qualche metro lungo la strada, e, seguendo un recinto, dopo qualche minuto, siamo al santuario di Prestarona.
Il santuario nacque come grancia del monastero di San Filippo d’Argirò da cui era distante due chilometri. Le notizie che si rinvengono in una platea risalente al 1507, conservata nell’Archivio Capitolare di Gerace, avallano quanto già si sapeva riguardo all’antichità della venerazione della Madonna di Prestarona e sui nuclei abitativi che sorgevano nei pressi del convento dove è ubicata.
Nel documento è scritto che i monaci basiliani del monastero di San Filippo d’Argirò presso Gerace possedevano, già prima dell’anno mille, la chiesa di Nostra Signora di Prestarona e, secondo l’Oppedisano nella sua Cronistoria della diocesi di Gerace, ogni martedì vi cantavano le lodi alla Madonna (Akàtisto).
Si lascia Prestarona e ci incamminiamo sulla strada asfaltata e dopo 15 minuti si arriva sulla SS 111; si prosegue verso Gerace e dopo un centinaio di metri, lasciamo la strada e ci immettiamo sul sentiero, della Sederia avendo come punto di riferimento la postazione militare.
Il panorama si apre sulla vallata della fiumara di Gerace. Costeggiando tutto il costone del castello, dopo 20 minuti siamo sulla Via della Ripa Grande. Da qui si sale verso il Castello costeggiando l’abitato fino ad arrivare ad un vasto spiazzo, detto il Baglio, rifugio tradizionale della popolazione in caso di pericolo. All’estremità dello spiazzo si ergono i resti dell’antico castello normanno risalente all’XI secolo, anche se rimaneggiato. Dallo spiazzo si può ammirare l’ampia vallata di Antonimina, dove sono situate le Terme delle “Acque Sante Locresi” e, sulla destra, le colline, di Canolo.
Si prosegue verso San Nicola del Cofino, e’ il tipico sito di preghiera bizantino paleocristiano. A forma di cesta, si presenta a tre navate e potrebbe risalire al VII-VIII sec.. All’interno sono visibili tracce di affreschi (X-XII sec.). La chiesetta paleocristiana presenta tre ingressi asimmetrici con quello centrale di maggiori dimensioni, quattro nicchie, molte absidiole rudimentali ed una calotta piramidale. Nel 1985 sono state rinvenute nell’alveo della struttura 15 tombe di tipo basso-medievale, alcune monete risalenti al XV-XVI sec., ed una cisterna collocata dietro la nicchia centrale. Nella zona soprastante, a ridosso della struttura, è posto un superstite muro di cinta medievale munito di feritoie.
Si Raggiunge piazza delle Tre Chiese: dove si trova la semplice chiesetta bizantina la, Chiesa di S. Giovannello: piccolo edificio basiliano, di linee romanico – bizantine; databile al sec. XI. L’interno presenta una navata, con abside centrale e nicchie laterali; vi è una cisterna con probabile destinazione battesimale
Si giunge quindi a piazza Tribuna, ov’è l’ingresso alla Cattedrale si scende verso la Piazza del Tocco, si prosegue verso il Municipio dopo qualche metro si arriva alla Chiesa dell’Annunziatella
La struttura bizantina risale all’XI secolo. Le pareti ospitano due ordini di monofore e tracce cromatiche. All’interno di alcune tombe, antecedenti alla costruzione della chiesa, nel 1990 sono stati recuperati dalla Soprintendenza vetri finemente lavorati (tra cui un frammento di calice), un follis bronzeo di Basilio II (X-XI sec.) ed alcune monete del 1200-1300, un frammento di cornice affrescato con motivi animali e floreali, un capitello, manufatti bronzei che facevano parte del corredo liturgico.
Dalla chiesa della Nunziatella giungiamo al belvedere Bombarde si scende lungo le viuzze dopo pochi minuti siamo al punto di partenza.
DI SEGUITO RIPORTIAMO IL PROGRAMMA DELL’ESCURSIONE:
Raduno ore 9.30: l’antica Porta della Varvara (Borgo Maggiore di Gerace)
Partenza escursione ore 10.00