BOVALINO – Lascia il posto a Giovanni Giorgi, il consigliere di minoranza Domenico Savica, candidato a sindaco nelle amministrative del 2010 con la lista Ricominciare. Proprio ieri il consigliere ha protocollato le proprie dimissioni, le ragioni che ruotano attorno alla scelte dI Savica fanno leva sulla bufera giudiziaria che lo vede coinvolto insieme al sindaco Masino Mittiga e il presidente del consiglio Francesco Signati.
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Un gesto, quello compiuto da Savica che se non altro denota un senso di responsabilità non comune a molti, che gli consentirà di difendersi, qualora fosse necessario e richiesto, non solo dalle critiche della popolazione, ma nelle sedi opportune.
Il nome del consigliere è inserito all’interno dell’indagine “Inganno” in cui vengono intercettati i sodalizi fra politica e ndrangheta all’alba delle nuove elezioni regionali e comunali di Bovalino e che portò tra gli altri all’arresto del sindaco di San Luca Sebastiano Giorgi e di Rosy Canale, simbolo dell’antimafia. A rintracciarsi nei dialoghi captati nell’opera investigativa dei carabinieri anche alcune conversazioni intercorse fra l’attuale sindaco di Bovalino Mittiga e gli esponenti della famiglia Strangio alias “Terribile” e tra il consigliere di minoranza Domenico Savica con l’ex sindaco di San Luca Sebastiano Giorgi alla ricerca dell’appoggio elettorale sempre da parte dei Nirta “Terribile.
A delinearsi è un quadro che mette in luce ‹‹come – si legge nell’informativa – i candidati siano perfettamente consapevoli del meccanismo perverso che viene a crearsi a seguito delle consultazioni elettorali ove è direttamente l’esponente della famiglia di ndrangheta che “offre il sostegno elettorale” al candidato››. Sarebbero sempre le “famiglie”, secondo quanto inteso dagli inquirenti a decidere poi chi poter candidare e chi no, come accade nel caso di Savica.
‹‹Don Ciccio – dice Savica – avete preso impegni con me e con Enzo, Mollace, se lei me lo chiede io faccio un passo indietro, non voglio creareproblemi alla famiglia››. Nell’inchiesta portata a termine dai carabinieri del nucleo investigativo di Locri, compaiono anche i nomi del sindaco e del presidente del consiglio Signati, al momento non risultano indagati.
Giunti a questo punto sembrerebbe probabile, o almeno questo è quanto riferiscono alcune indiscrezioni all’interno del palazzo Comunale, le dimissioni da parte della maggioranza, anche se fino ad oggi nessuna comunicazione o dichiarazione del sindaco in merito a quanto accaduto è giunta all’opinione pubblica.
Intanto il consiglio comunale è stato convocato per il 4 febbraio, e all’ordine del giorno già stabilito è stato aggiunto al decimo punto la surroga al conigliere Savica con il primo dei non eletti della lista “Ricominciare – Savica Sindaco”. È da capire adesso se Iaria, già in dubbio, e Giorgi accetteranno la surroga ai consiglieri Ientile e Savica.