BOVALINO – Continua a riservare colpi di scena la Regione Calabria sul futuro delle Comunità Montane, sembrerebbe, infatti che il convincimento di liquidarle stia scemando facendo spazio all’idea di rilanciarne l’attività. Idea sempre più concreta se si considera la possibilità che vengano inserite nel bilancio di previsione le spese per il loro funzionamento. In virtù di queste novità Il presidente della comunità montana Orientale Giuseppe Strangio nei prossimi giorni sarà ricevuto da Alberto Sarra, sottosegretario della Regione Calabria con delega alle riforme e decentramento, al fine di discutere sulle prospettive di sopravvivenza delle Comunità Montane. ‹‹A questo punto – dichiara Strangio – è auspicabile che il ruolo delle Comunità Montane calabresi sia rivisto alla luce del quadro normativo nazionale, armonizzando così la legislazione regionale della Calabria a quella delle altre regioni montane d’Italia››. ‹‹Nonostante il mio personale impegno – ha inteso specificare il presidente Strangio – per il rilancio delle Comunità Montana Aspromonte Orientale di San Luca portando avanti una battaglia di civiltà per assicurare la sopravvivenza di un ente territoriale di strategica importanza per un territorio debole, formato per lo più da piccoli (se non piccolissimi) comuni, e con essa al fine di assicurare la salvaguardia dei livelli occupazionali sto subendo un grave attacco da parte dei dipendenti della Comunità Montana da me rappresentata››. Nei giorni scorsi, infatti i dipendenti di Orientale si trovavano in stato di agitazione a causa del continuo ritardi nel pagamento degli stipendi. Il 13 novembre scorso, seduti nell’androne del palazzo chiedevano risposte: ‹‹Una situazione insostenibile – affermano – attendiamo il pagamento di ben nove mensilità, quattro solo di quest’anno. Non solo ci sentiamo completamente soli – dichiaravano – ma anche inutili, facciamo purtroppo parte di ente che morto, ma ora siamo stanchi vogliamo delle risposte››. ‹‹I dipendenti, – ha dichiarato Strangio – stanno cercando in tutti i modi di apparire alla collettività come vittime inermi della incapacità di gestire dell’amministrazione guidata dal sottoscritto. Accusandoci di sprecare risorse pubbliche››. Si riferiscono all’acquisto di due ambulanze inutilizzate e giacenti nel piazzale di pertinenza della Comunità Montana, ‹‹aggiungono inoltre –che i soldi inviati dalla Regione Calabria non sanno che fine abbiano fatto››, soldi mai arrivati dalle casse regionali secondo quanto afferma Strangio ‹‹la Regione Calabria – ha dichiarato Strangio – ancora deve versare tutte le somme arretrate ivi comprese quelle che i dipendenti (a mezzo stampa) denunciavano che erano stati incassati dalla Comunità Montana››. Accuse false per il presidente che si dice ‹‹stanco di subire in silenzio attacchi gratuiti, anche a mezzo stampa, da parte di persone che nel corso degli anni nulla hanno fatto per indole e non perché non comandati. Con la mia amministrazione mi sono sempre prodigato a garantire lo stipendio dei dipendenti, utilizzando in questi anni risorse di bilancio che erano destinati a fondi di investimento e, previa autorizzazione della regione, utilizzati per il pagamento degli stipendi. Alla data odierne ci sono circa 400 mila euro utilizzati per il pagamento degli stipendi e che la Regione Calabria non ha ancora rimborsato. Una situazione di cassa che comporta inevitabilmente il ritardo nei pagamenti dei progetti di sviluppo del territorio che la mia amministrazione ha programmato ed ottenuto in questi anni. Va detto inoltre che, con nota del Responsabile dell’area Amministrativa da parte dell’architetto Daniele lo stesso mi comunicava di non potere continuare il proprio operato a capo dell’area citata, perché, fatta qualche singola eccezione, i dipendenti a lui assegnati si sono rifiutati di collaborare››.
ADELINA B. SCORDA