R. & P.
Dopo il successo della prima parte – andata in scena dal 12 al 16 agosto al Porto delle Grazie e a Largo Colonne Rita Levi Montalcini – la XXXIX Edizione del Roccella Jazz Festival entra nel vivo passando alla location storica del Teatro al Castello con i quattro giorni di Rumori Mediterranei. Attesissima questa sezione della popolare rassegna diretta da Vincenzo Staiano, una delle più apprezzate kermesse di jazz europee, amata per la qualità della proposta, l’originalità del punto di vista sul jazz contemporaneo, l’unicità delle partecipazioni. Il tema chiave di questa edizione è l’Oriente, a partire dal titolo “Erhuasian Summit – Verso est, ai confini del jazz”, uno sguardo nuovo verso il jazz orientale, da quello dei più vicini Balcani per arrivare alla Cina. Più della metà dei concerti saranno produzioni originali del Festival, saranno circa 148 i musicisti coinvolti. 45 quelli provenienti dall’estero (Stati Uniti, Venezuela, Serbia, Macedonia, Romania, Bulgaria, Albania, Cina, Inghilterra, Israele, Bosnia, Grecia, Scozia, Belgio).
Dal 21 al 24 agosto si sale al Teatro al Castello per il clou del Roccella Jazz, con progetti originali e prime assolute internazionali, un giro del mondo che porterà il Festival ai confini del jazz e tra le mete più importanti ci sarà la Cina, custode esclusiva del suono dell’erhu, uno strumento di origine mongola diventato il simbolo musicale di questo immenso paese. Mercoledì 21 l’apertura sarà affidata all’Orchestra Rumori Mediterranei, una formazione di 13 elementi diretta da Nicola Pisani e prodotta in collaborazione con il Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza. Special guest Serena Brancale, giovane star della musica italiana con una solida formazione nel campo della musica improvvisata, abile anche al piano, tastiere e percussioni, tanto che su questa linea si snoderà la sua performance, con suoi brani arrangiati in chiave jazz. A seguire l’evento clou che darà centralità alla Cina: la prima mondiale assoluta di Antonio Faraò Chinese Meeting, una all star band italo-cino-americana. Antonio Faraò, uno dei pochi musicisti italiani presenti con frequenza sui grandi palcoscenici jazz internazionali, guiderà una band con Guo Gan, il più grande maestro dell’erhu, uno straordinario virtuoso di questo strumento a corde, un gigante del jazz mondiale come il sassofonista Dave Liebman e due star come il contrabbassista Ameen Saleem e il batterista Bruce Ditmas.
Giovedì 22 primo set a cura del Delta Saxophone Quartet, la splendida formazione inglese che avrà come ospite Gwilym Simcock, uno dei più grandi tastieristi in circolazione (da qualche anno nella band di Pat Metheny). Il quartetto di sassofoni guidato da Chris Caldwell presenterà il progetto Crimson, un omaggio ai King Crimson. Un altro Oriente per un gradito ritorno a Roccella (che aveva ospitato uno dei suoi concerti d’esordio in Italia) con Noa: la cantante israeliana presenterà insieme al suo trio il progetto Letters to Bach, il suo nuovo disco arrangiato dallo storico collaboratore Gil Dor e prodotto da Quincy Jones, con brani di Johann Sebastian Bach arricchiti dai testi in inglese ed ebraico.
Venerdì 23 un’altra importante espressione del jazz euroasiatico con Bojan Z, una stella di prima grandezza della musica improvvisata mondiale, che lancerà a Roccella il nuovo trio Bojan Z – Balkan Talks with Amira Medunjanin & Pantelis Stoikos. Già ospite nel 1993 (nell’insolita veste di clarinettista in una memorabile serata dedicata all’etichetta francese Label Bleu) Bojan avrà al suo fianco la cantante bosniaca Amira Medunjanin e il trombettista greco Pantelis Stoikos, vere e proprie star nei paesi d’origine. Anche questa sarà una produzione originale e prima mondiale dei tre insieme. In chiusura una performance speciale, produzione originale e prima mondiale in collaborazione con Allegro Tours: The Essence Of Gospel, il progetto di Samuel Cromwell ideato proprio a Roccella durante l’ultima edizione del “Jazzy Christmas” con una band italo-americana inedita e prodotta dal Festival. Sarà un concerto dedicato al genere simbolo della religiosità afroamericana: compositore e pianista di Washington, Cromwell è uno dei più autorevoli direttori di cori gospel della capitale degli Stati Uniti e ha diretto tutti i concerti organizzati in occasione delle visite degli ultimi pontefici alla Casa Bianca.
Straordinario colpo per l’ultimo giorno, il gran finale di sabato 24 agosto. Produzione originale e prima mondiale, la Tai-No Orchestra omaggia Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e John Cage, due grandi della musica italiana e il maestro dei “rumori”. Si tratterà di una suggestiva performance multimediale sviluppata su un concept di Roberto Del Piano, Massimo Falascone e Roberto Masotti, affidata alla esecuzione della Tai No-Orchestra, una formazione di 9 elementi che renderà omaggio alla verve dei tre. L’opera, che sarà coordinata musicalmente da Riccardo Luppi e visualmente da Gianluca Lo Presti, sarà presentata da uno dei molteplici organici in cui di solito si organizza la Tai No-Orchestra – Terra Australis Incognita, una non-formazione portata alla esplorazione e alla scoperta di sentieri sconosciuti, coordinata per l’occasione dal violoncellista Walter Prati. Grande chiusura con la prima italiana del Clifton Anderson Sextet, un’altra all-star band che arriva dagli Stati Uniti. Il grande trombonista newyorchese, dopo aver militato per anni nel sestetto del celebre zio Sonny Rollins e aver collaborato con i grandi del jazz statunitense, sarà per la prima volta in Italia con una sua band di grande fascino che ha riscosso un notevole successo negli USA.
Attivo anche quest’anno il Roccella Jazz Campus, le master classes che si svolgeranno nelle sale dell’ex Convento dei Minimi e del Palazzo Carafa. I musicisti che terranno i corsi in veste di docenti sono tra i partecipanti alla XXXIX Edizione del festival come Samuel Cromwell, Bojan Z, Gwilym Simcock e Clifton Anderson.
La quota d’iscrizione ai corsi è di euro 50,00 e comprende l’ingresso gratuito ai concerti. Info Roccella Jazz Campus: https://www.roccellajazz.org/jazzcampus2019
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