di Gianluca Albanese (ph. Enzo Lacopo)
LOCRI – Una sentenza di assoluzione per i molti medici il cui nome era finito sotto inchiesta e condanne non pesantissime (tranne che per i principali imputati) nel processo a carico di Insardà Vincenzo e altri 59 imputati nel procedimento denominato “dei finanzieri infedeli”.
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E’ quanto ha deciso a tarda notte, dopo una lunga camera di consiglio, il collegio presieduto dal giudice Amelia Monteleone 8° latere Davide Lauro e Giovanna Sergi).
Partiamo dalle ASSOLUZIONI
Parziale per il commercialista sidernese Salvatore Barranca, e relativa ai capi 153, 154 e 157 della rubrica, perché il fatto non sussiste. Assolti Caccamo Antonino (il fatto non costituisce reato), Chindamo Franco (il fatto non sussiste), Domenico Clemente, Curcio Petronio Carlo Roberto Michele, Crinò Giuseppe (dal capo 4 della rubrica perché il fatto non costituisce reato).
Il fatto non costituisce reato (o non sussiste in alcuni casi) e quindi porta all’assoluzione piena anche di D’Agostino Bruno, Falzone Giuseppe, Frammartino Michele, Franzè Giorgio, Giulino Bruno Pasquale, Iero Basilio, Insardà Vincenzo, Inzirillo Francesco, Lacosta Francesco, Lacosta Michelangelo, Lacosta Stefano, Mercuri Mario, Mermolia Carmelo, Palmanova Anastasio, Scambia Tiziana, Speranza Vincenzo, Valenzisi Pasquale.
Queste, invece le CONDANNE:
Andò Alessandro: 9 mesi di reclusione;
Barranca Salvatore: 2 anni
Bruzzese Gerardo: 8 mesi;
Circosta Giorgio Cosimo: 6 mesi
Condello Antonino (07/10/70): 6 mesi;
Condello Antonino (18/02/70): 6 mesi;
Condello Tommaso: 9 mesi;
Condello Vincenzo: 12 mesi:
Crinò Federica: 6 mesi;
Crinò Marco: 6 mesi;
Crinò Giuseppe: 7 anni;
Crupi Elena: 9 mesi;
Cutrì Ettore: 8 mesi;
Donato Valeria: 9 mesi;
Faiello Edoardo: 6 mesi;
Figliomeni Giuseppe: 9 mesi;
Fiorello Giulia: 10 mesi;
Furfaro Susanna: 11 mesi;
Genovese Salvatore: 8 mesi;
Insardà Vincenzo: 11 anni e 4 mesi;
Inzirillo Francesco: 4 anni;
Lacosta Angela: 9 mesi;
Lacosta Giuseppe: 6 mesi;
Lacosta Michele: 9 mesi;
Lippolis Maria Antonia: 8 mesi;
Messina Emanuele: 1 anno e tre mesi;
Panetta Giuseppina: 9 mesi;
Patella Rosalbino: 6 mesi;
Pepe Nazarena: 6 mesi;
Primerano Nicola: 6 mesi;
Raso Francesca: 6 mesi;
Reale Aldo: 6 mesi;
Romeo Giancarlo: 8 mesi;
Romeo Giuseppe: 6 mesi;
Scarfò Rocco: 2 anni;
Sorghi Giuseppe: 8 mesi;
Tallura Antonio: 3 anni;
Tedesco Walter: 8 mesi;
Tedesco Leonzio: 9 mesi;
Valenzisi Pasquale: 11 mesi;
Zavaglia Domenica: 9 mesi;
Zavaglia Vincenzo: 9 mesi.
Pena sospesa per tutti, tranne che per i principali imputati Crinò Giuseppe, Insardà Vincenzo, Inzirillo Francesco e Tallura Antonio. I primi tre dovranno pagare anche le spese di custodia, mentre tutti i condannati dovranno pagare le spese processuali.
Per Insardà Vincenzo e Crinò Giuseppe anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.