R. & P.
Situazione gravissima ed inaccettabile che è purtroppo degenerata nella formale chiusura del reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Locri.
All’incontro, fortemente voluto dal Prefetto di Reggio Calabria, Dott. Massimo Mariani, al quale va il ringraziamento per l’impegno e l’attenzione manifestata nei confronti del problema Ospedale della Locride, si era esclusa la chiusura del Reparto di Ortopedia.
La proposta “tecnico – sanitaria” di chiudere il reparto di Ortopedia, che ha trovato purtroppo accoglienza con delibera dei Commissari, porta la firma di quatto medici dell’Asp che non hanno voluto evidentemente trovare altra praticabile soluzione.
Per il Sindaco di Locri, come ribadito in tutte le occasioni, non si risolvono i problemi dell’Ospedale chiudendo i reparti e chi pensa di scatenare una guerra tra Locri e Polistena si sbaglia: entrambe le strutture sanitarie devono essere tutelate.
L’impegno del Sindaco e dell’Amministrazione comunale di Locri è finalizzato a ribadire e a rivendicare dignità per l’Ospedale della Locride.
Il Sindaco di Locri questa mattina, a seguito della formale comunicazione della determinazione dell’Asp, ha avuto un lungo e cordiale confronto telefonico con il Prefetto Meloni, al quale ha chiesto di sospendere l’efficacia del provvedimento in attesa dell’insediamento del nuovo Direttore Sanitario Aziendale di recente nominato.
La richiesta del Sindaco è stata formalizzata con nota prot. n°22151/2019.
Inoltre, il Sindaco ha ricevuto richiesta di incontro urgente da parte della segreteria confederale della UIL, sindacato che da sempre si è speso sul problema dell’Ospedale di Locri.
L’incontro con il Segretario Nuccio Azzarà si terrà domani mattina presso il Palazzo Municipale della Città di Locri per condividere iniziative comuni finalizzate alla revoca della sospensione dei ricoveri e delle prestazioni sanitarie nel reparto di Ortopedia.
Anche se stanchi ed esasperati per l’indifferenza manifestata dalle preposte autorità, Ministero della Salute e Regione Calabria, nei confronti di un territorio difficile e martoriato, oggi più che mai e con maggiore convinzione e determinazione continuiamo a non arrenderci.