di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Perché un PSC, Piano strutturale comunale, possa garantire scelte sostenibili e compatibili con le caratteristiche e le risorse dell’ambiente e del territorio a cui è indirizzato, è necessario procedere alla redazione di una valutazione di sostenibilità che ne verifichi la coerenza e la compatibilità dello stesso, in base a quanto stabilito dalle normative europee.
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Rispetto al passato, la VAS, Valutazione ambientale strategica, è tra le più importanti novità. Lo scopo principale della VAS è quello di “verificare la rispondenza dei piani e dei programmi agli obiettivi dello sviluppo sostenibile, accertandone la diretta incidenza sulla qualità dell’ambiente. La valutazione ambientale di piani, programmi e progetti ha la finalità di assicurare che l’attività umana sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un’equa distribuzione dei vantaggi connessi all’attività economica”
Le condizioni affinché la sostenibilità sia garantita dipendono dalla minimizzazione del consumo di risorse non rinnovabili e dei rischi legati ai flussi di energia e di materiali, dall’obbligo di non sfruttare una risorsa rinnovabile oltre la sua capacità di rigenerazione e dal rispetto della capacità di carico sull’ambiente, non potendosi immettere in esso più sostanze di quanto lo stesso riesca ad assorbire.
“Quali criticità rappresentano situazioni di forte rischio o assumono maggiore rilevanza e dunque vanno considerate con particolare attenzione in sede di pianificazione”?
“Quali sono i principali fattori che nel contesto territoriale di riferimento determinano, da soli o insieme con effetti cumulativi, le criticità ambientali”?
“Quali scelte di pianificazione possono influire positivamente su tali fattori allo scopo di eliminare o contenere le criticità ambientali, ridurre le pressioni dei settori produttivi, migliorare lo stato di qualità”?
Queste sono le tre domande a cui attenersi affinché si possa parlare di corretto svolgimento della procedura di Valutazione ambientale strategica. Attraverso la VAS è possibile individuare in modo preventivo gli effetti che possono derivare dall’attuazione delle singole scelte di piano, consentendo di fare una selezione tra le soluzioni possibili ed alternative, quelle che più rispondono agli obiettivi del piano stesso.
Una delle maggiori innovazioni introdotte dalla direttiva VAS riguarda l’obbligo di prevedere specifiche modalità di consultazione ed informazione ai fini della partecipazione dei soggetti interessati e del pubblico ai procedimenti di verifica e di valutazione ambientale. La partecipazione prevista dalla direttiva VAS garantisce l’assolvimento degli obblighi di informazione in campo ambientale e di trasparenza nei processi decisionali, assicura completezza e qualità al processo di valutazione e di definizione delle scelte di pianificazione o programmazione.
Perché si possa parlare di efficacia della valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale, questa si deve sviluppare durante l’intero percorso di elaborazione del piano, specificata in una relazione che costituisce parte integrante del PSC.
L’analisi della situazione ambientale di contesto, quindi il contesto territoriale descritto in modo compiuto nelle sue componenti ambientali, la ricostruzione delle dinamiche socio – ambientali e del quadro programmatico, la lettura dello strumento da valutare secondo gli obiettivi, le strategie e le azioni principali e la valutazione ambientale strategica della proposta, stimandone gli effetti del piano sul contesto ambientale, sono tutti elementi essenziali della VAS.
Due le sezioni di cui è composta la valutazione di sostenibilità. La prima, la Valutazione di compatibilità che si ha dall’analisi del contesto ambientale, dallo studio dello strumento, cioè il piano secondo obiettivi, strategie e azioni previste, e poi la stima degli effetti del piano sull’ambiente.
La seconda è la Valutazione di coerenza che va a verificare la congruenza dello strumento dal punto di vista normativo e programmatico e si ottiene dall’analisi degli obiettivi dello strumento e dalla comparazione con gli scopi principali del quadro programmatico in cui è inserito, dall’analisi delle strategie e dalla consistenza delle azioni. In sostanza gli strumenti proposti per la realizzazione delle strategie da attuare devono essere consistenti e realizzabili coerentemente con la capacità e le attitudini del quadro istituzionale e sociale di riferimento.