DAL GRUPPO CONSILIARE “PROGETTO PAESE” RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO QUANTO SEGUE:
MOZIONE PER OTTIMIZZARE LA CORRESPONSABILIZZAZIONE DEI CITTADINI ALLA GESTIONE DEI BENI COMUNI.
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Marina di Gioiosa Jonica, 30 gennaio 2014
AL SIG. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI MARINA DI GIOIOSA JONICA
OGGETTO: “VERSO UN BILANCIO PARTECIPATIVO” – Mozione per favorire il senso civico e la partecipazione attiva dei cittadini attraverso un diretto coinvolgimento e corresponsabilità nella scelta delle modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell’ente o di una parte d’esse.
I sottoscritti Sig.ri: Maria Teresa Badolisani, Sergio Lombardo e Pasquale Mesiti, in qualità di consiglieri comunali del gruppo consiliare: “Progetto Paese” intendono proporre al Consiglio comunale la mozione consiliare secondo quanto di seguito specificato.
PREMESSO CHE
– in accordo a quanto proposto nel programma elettorale del gruppo consiliare scrivente e in sinergia con quanto evidenziato e proposto mediante la precedente mozione “gemella” alla presente, avente ad oggetto l’istituzione di un servizio di segnalazione on line (mediante social network gratuito) di disservizi, il senso civico può e deve essere incoraggiato fornendo ai cittadini strumenti più immediati per favorire la conoscenza e corresponsabilità anche e soprattutto per quanto riguarda lo stato finanziario ed economico dell’Ente;
– partendo da una più agevole comunicazione (attraverso la traduzione delle cifre di tabelle ed Excel in immagini, diagrammi, torte/colonne colorate di Powerpoint), quindi, comprensione delle voci di Bilancio dell’Ente, può auspicarsi la cooperazione della maggior parte possibile dei cittadini (a partire dai più piccoli o da chi, per cultura o condizione sociale svantaggiata, ha meno dimestichezza con le fredde cifre) alla gestione dei beni comuni e, conseguentemente, alla quotidiana cura/custodia di essi;
– dal 1989 (Porto Alegre, Brasile), attraverso la rapida e progressiva diffusione in America Latina, negli ultimi anni, anche in Europa ed in Italia quello del c.d. “Bilancio Partecipativo” costituisce uno strumento e un metodo sempre più fortemente promosso e praticato in città e comuni che intendono favorire sempre di più la corresponsabilità e la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte che li riguardano;
– attraverso il Bilancio Partecipativo, la popolazione (individualmente e attraverso le proprie forme di aggregazione sociale), attraverso preventivi incontri rispetto all’approvazione ufficiale da parte del principale civico consesso del Bilancio di Previsione, è messa a conoscenza, con strumenti semplificati e tecniche di animazione, della consistenza delle risorse dell’Ente, delle voci fisse o rigide di spesa e delle possibilità di diversa destinazione di qualche parte su cui è possibile esser chiamati a concertarne le modalità di assegnazione;
– dalle esperienze di altre realtà comunali, le principali fasi del procedimento di esplicazione e formazione del Bilancio Partecipativo, sono sintetizzabili per come segue:
1) esplicazione e condivisione del progetto per garantire l’adeguata informazione e, possibilmente, anche adeguata formazione, per coinvolgere i cittadini;
2) brainstorming e selezione dei bisogni e delle priorità realmente percepiti come tali attraverso la realizzazione di assemblee con i cittadini con ampia possibilità da parte di questi ultimi di rivolgere domande, segnalare problemi e proporre idee e progetti, anche attraverso strumenti di rilevamento alternativi e piattaforme informatiche (utili, per esempio, per far partecipare gli studenti o altri lavoratori e cittadini che vivono fuorisede);
3) fase deliberativa in cui alcuni cittadini democraticamente delegati durante la precedente fase si incontrano per raccogliere e sintetizzare le esigenze emerse, per studiarle e trasformarle in potenziali interventi concreti, e trasmetterle quindi ai competenti uffici comunali per una valutazione tecnica;
4) verifica della fattibilità delle proposte ricevute da parte degli uffici che aiutano i cittadini ad effettuare una stima dei costi e, se possibile, forniscono i tempi necessari per l’attuazione;
5) selezione delle priorità effettuata dai cittadini sulle proposte che hanno superato la verifica di fattibilità;
6) griglia delle priorità costruita a seguito di dibattito democratico e votazione;
7) Bilancio di Previsione che incorpora dette proposte prioritarie.
VISTI
1. Gli articoli 1, 3 e 118 della Costituzione;
2. L’articolo 8 del T.U.E.L.;
I sottoscritti consiglieri propongono al Consiglio Comunale la seguente
MOZIONE
Impegnare il Sindaco e la Giunta a promuovere ed intraprendere, nei tempi utili, un’azione politico-amministrativa atta a deliberare l’introduzione, in forma sperimentale, dello strumento democratico del Bilancio Partecipativo, individuando modalità e tempi di avviamento di una esperienza-prova (limitata, eventualmente, alla fase esplicativa/formativa) per l’anno in corso e di una sua piena istituzionalizzazione e messa in opera a partire dall’anno successivo.
Maria Teresa Badolisani
Sergio Lombardo
Pasquale Mesiti