R. & P.
La Calabria continua a subire gli effetti di una politica nefasta nel settore ferroviario. Si continua a smantellare. Si promettono fondi, opere, elettrificazione, ma intanto il degrado regna sovrano. 500 milioni di euro per la Ionica promessi, ma in tre anni spesi solo in minima parte e con effetti irrisori. La situazione è scandalosa e le responsabilità dei governi nazionali e regionali sono pesanti. Stanno isolando sempre più la Calabria e ci illudono con un treno Sibari-Paola-Bolzano a beneficio di pochi. Intanto sulla fascia ionica siamo al disastro. E le linee di autobus stanno soppiantando i treni, con la complicità della politica degenerata. Viaggi in pulman per 1500 km, per 15 ore di viaggio stipati come polli, di notte, in condizioni di sicurezza inferiori a quelli dei treni. Ci vogliono ridurre peggio dei nostri nonni. I CALABRESI NON CI STANNO. Non pretendono la luna, ma VOGLIONO IL GIUSTO, treni su standard europei, di qualità, veloci e frequenti. Il ripristino dei treni ingiustamente soppressi a media e lunga percorrenza sia sul versante tirrenico che sul versante ionico-adriatico, compreso i treni cuccetta e i treni con auto al seguito. Ci sono state oltre 50 manifestazioni pubbliche nel corso degli ultimi 10 anni. Non è bastato, allora la lotta riprende con rinnovato vigore. E per questo le Associazioni dei cittadini interessati al pieno riconoscimento del diritto alla mobilità chiamano a raccolta tutta la comunità calabrese, partiti, sindacati, movimenti. E invitano alla partecipazione attiva, in piazza, presso la stazione di Catanzaro Lido, domani 21 settembre, a partire dalle ore 11:00.