di Domenica Bumbaca
Liliana Ielasi, geologa e docente di scienze naturali, esperta e referente per l’ambiente all’Istituto comprensivo “De Amicis Maresca” lo ha ribadito più volte, nei convegni, nelle manifestazioni, a colloquio con famiglie e ragazzi: «L’ambiente lo dobbiamo tutelare noi, nel nostro piccolo, prendendo gli esempi di città e cittadini virtuosi».
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Così la notizia apparsa qualche giorno fa sulla differenziata in Italia, Paese che avrebbe perso circa 1,2 miliardi di euro, scatena nella Ielasi una semplice riflessione: «Se le Istituzioni, gli Enti mettessero nelle condizioni i cittadini di fare la differenziata, oggi non saremmo a questo punto».
«La raccolta della differenziata – dice la professoressa- è una pratica che dovrebbe, oggi, essere comune a tutti, dovrebbe essere naturale ed, invece, siamo ancora molto indietro perché non ci sono le giuste condizioni, strumenti idonei e cultura, oltre la vera sensibilizzazione verso l’ambiente».
Secondo una ricerca di Althesys, società di consulenza strategica, l’Italia perde 1,2 miliardi di euro l’anno per i mancati benefici derivanti dalla raccolta differenziata. Dallo studio emerge che “il Meridione non è il più cattivo ma che rispetto agli standard Ue ci sono altre regioni in difficoltà”. Anzi, in realtà, è “tutta l’Italia che è lontana dagli obiettivi Ue”. «Questo- chiosa l’esperta- deve farci riflettere molto, perché, se continuiamo così sarà difficile poter garantire un futuro senza inquinamento ai nostri figli».
I ragazzi, appunto, quelli che sembrerebbero più sensibili al problema. E le iniziative a favore della differenziata sono state molteplici soprattutto nelle scuole. Con il progetto “Imprenditori del riciclo” intrapreso anche con LocrideAmbiente, il gruppo delle scuole di Locri si sono aggiudicati il riconoscimento “Bandiera verde”. Tra i dati che esprime la docente si registrano ben 16 tonnellate di carta e plastica raccolte e tolte dalla strada.
Cosa fare? «Semplice – dice Ielasi -. Fare informazione capillare per i cittadini. Possiamo fare molto di più, non dobbiamo solo aspettare che le soluzioni ci vengano dall’esterno. Proponiamo tutti e potremmo fare impresa con il rifiuto trattato, dunque, da risorsa». Il consiglio agli Enti? «Aumentare i centri di riciclo».