di Gianluca Albanese
SIDERNO – La prima impressione è confermata: il dato elettorale delle primarie regionali del Pd nei principali centri del nostro comprensorio offre un quadro di sostanziale equilibrio tra i due principali contendenti alla poltrona di segretario regionale del partito.
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1.919 voti per Magorno, 1.808 per Canale, 60 per Lo Polito e 24 per Villella tracciano il quadro di una Locride spaccata a metà e il mancato netto successo di Massimo Canale in questa significativa frazione della provincia reggina potrebbe spianare la strada all’affermazione di Magorno su scala regionale, considerato che la provincia di Cosenza è considerata un suo feudo e che dal punto di vista anagrafico è quella più importante della regione.
Staremo a vedere.
Intanto, non ci resta che analizzare il dato dell’affluenza alle urne. Il comune nel quale si è votato di più è Siderno, con i suoi 617 elettori e parecchi candidati in posizione eleggibile in lista: Angelo Errigo e Laura Rullo per Canale; Maria Grazia Messineo per Magorno; Silvio Frascà e Domenico Veltre per Lo Polito. A seguire Bianco con i suoi 527 elettori e Caulonia con 511.
Già, Caulonia. Il fatto che alle 15 le operazioni di voto siano concluse per penuria di schede sembra aver penalizzato oltre il dovuto soprattutto i sostenitori di Magorno, che hanno rimediato una secca sconfitta rispetto a quelli di Canale, che aveva nei primi posti della lista il segretario cittadino Katy Belcastro. Le polemiche, di sicuro, non mancheranno.
Così come non mancheranno a Marina di Gioiosa, laddove la presidente di seggio Cristina Commisso ha dichiarato a Lente Locale che «Intorno alle 18 si è presentato al centro sociale “Egidio Gennaro” (sede delle primarie) il signor Antonello Alfarone da Bivongi, il quale ha portato con sé un numero imprecisato di schede elettorali non autorizzate dalla commissione elettorale regionale. Al mio rifiuto di utilizzarle per il voto – ha proseguito la Commisso – si è allontanato, proferendo frasi ingiuriose nei miei confronti». Fin qui la Commisso.
Gongola, invece, Pino Mammoliti, dopo il risultato di Locri che ha nettamente premiato la lista a sostegno di Magorno, nella quale è candidata la consigliera comunale Maria Davolos, sua fedelissima. «E il successo della lista – ha dichiarato Mammoliti a Lente Locale – è soprattutto suo e dell’impegno profuso dal gruppo consiliare “Impegno e trasparenza-Pd” che ha premiato Maria Davolos come espressione della compagine. Non è giusto – ha concluso – che siano altri ad appropriarsi di una simile affermazione».
Va comunque evidenziato il netto calo di affluenza alle urne della stessa Locri e di Roccella, e quello più contenuto di altre roccaforti renziane come Monasterace, Ardore e Bovalino. Il neonato circolo di Marina di Gioiosa, infine, ha superato quello storico di Gioiosa Ionica in termini di affluenza alle urne, nonostante proprio a Gioiosa, domenica scorsa si sia organizzata una manifestazione elettorale pro Canale, che comunque ha preso nove voti in più rispetto a Magorno.