di Simona Masciaga
MARINA DI GIOIOSA IONICA – “Combattere la povertà educativa, l’assenza di opportunità per il futuro dei giovani, offrire stimoli per realizzare sogni, poichè senza sogni non si raggiungono obiettivi e non si ha speranza di futuro”. Con questo messaggio della dott.ssa Carla Sorgiovanni, referente regionale dei programmi per Save the children, si è aperto l’incontro tenutosi ieri a Marina di Gioiosa Jonica presso i locali della biblioteca comunale “M.Pellicano Castagna”, per promuovere la campagna “Illuminiamo il futuro” che l’associazione mondiale, da ben due anni diffonde e che ha trovato l’adesione dell’Associazione italiana cultura classica sezione della locride “Maria Stella Triolo”.Dalle indagini statistiche condotte da Save the children si è appreso che la privazione ai diritti all’infanzia, alla crescita culturale e sana, è più elevata in Calabria dove si registra il 48,2% di povertà culturale e dove il 77,8% delle strutture scolastiche e luoghi per l’infanzia non dispongono delle certificazioni di agibilità e/o certificazioni di sicurezza e messa a norma. Proprio per questo motivo Save the children ha dato vita a ben 25 “Punti luce educativi” sul territorio con il progetto “Illuminiamo il futuro” intramprendendo una campagna nazionale a cui tutte le associazioni, le scuole, gli enti pubblici e privati, le biblioteche, librerie ecc possono aderire gratuitamente attraverso la realizzazione di eventi, letture, spettacoli, teatro, premi letterari ecc al fine di restituire e ristrutturare luoghi destinati all’infanzia e all’adolescenza spesso abbandonati all’incuria, al degrado, al vandalismo.L’AICC della locride, visto la validità del progetto ha aderito proponendo il recupero del teatro romano di Marina di Gioiosa Jonica; la prof.ssa Lucia Licciardello, portavoce dell’associazione, dopo un esemplare ed esaustivo excursus storico sul monumento in questione, ha sottolineato l’importanza del teatro e della recitazione nella formazione dell’individuo. La serata è stata impreziosita dall’intervento del giovane socio AICC Davide Gravanti che, con grande abilità comunicativa, terminologia magistrale e la freschezza tipica dei giovani, ha testimoniato le sue esperienze da sub, trovando in questa attività la giusta dimensione e il piacere di vivere momenti dove, in quella realtà, ogni cosa è perfetta e logica. Egli stesso ha riferito: “Quando io stesso, a 6 mt di profondità, ho potuto toccare con mano una pietra di 2000 anni o forse più, sulla quale un granchietto correva velocemente e delle lumache dai mille colori hanno dimora, ho provato un’emozione indescrivibile….ero il primo o uno dei pochi a godere di quello spettacolo”. Davide, un ragazzo dai 1000 interessi e ciò dimostra che se stimolati da attività extrascolastiche, da hobby di ogni genere, ogni bambino, ogni giovane può aprire le ali: aiutiamoli a volare.