R. & P.
«Il rapporto Svimez 2019 sull’economia del Mezzogiorno è un pugno in pieno stomaco per i calabresi e per chi si spende ogni giorno sul territorio per provare a difendere il lavoro e i diritti dei lavoratori. Non solo il Sud è a rischio recessione, ma i dati indicano che la Calabria è l’unica Regione del Mezzogiorno a registrare nel 2018 una variazione negativa del Pil dello 0,3%».
Il segretario generale dell’Ugl Calabria Ornella Cuzzupi analizzando il rapporto Svimez, chiama in causa i governi regionali degli ultimi dieci anni e quello attuale in particolare che hanno relegato la nostra Regione a fanalino di coda dell’interno Mezzogiorno d’Italia.
«Le politiche economiche sbagliate degli ultimi anni, i mancati investimenti e lo sfruttamento pessimo delle risorse comunitaria – afferma ancora Ornella Cuzzupi – hanno portato la nostra Regione sull’orlo del baratro. Anche perché la decrescita economica porta con sé la perdita di ulteriori posti di lavoro e l’aumento dell’emigrazione giovanile che ha toccato punte ormai intollerabili. Le partenze più consistenti dal Sud, secondo il rapporto Svimez, avvengono dalle regioni più grandi come la Campania con 31,4 mila unità, la Sicilia con 26,4 mila e la Puglia con 19,6 mila unità; a esse si unisce la Calabria (13,9 mila) che presenta il più elevato tasso migratorio, 4,0 per mille. seguita dalla Basilicata (3,8 per mille) e dal Molise (3,0 per mille)».
«Proseguendo così la Calabria – dice ancora il Segretario Generale dell’Ugl Calabria Ornella Cuzzupi – vedrà invecchiare la propria popolazione e innescarsi un processo di spopolamento che la vedrà perdere i suoi migliori giovani con ulteriori danni al tessuto produttivo e alle famiglie calabresi che ormai sanno fin dal primo momento che i propri figli saranno destinati a cercare lavoro fuori i confini regionali.
Il quadro fornito dalla relazione è così duro che nessuno dei nostri amministratori può sentirsi esente da colpe. Anzi – afferma ancora Ornella Cuzzupi – sarebbe il caso che qualcuno si assumesse le responsabilità degli errori fin qui commessi, considerando anche che a breve si andrà a votare per il rinnovo del governo regionale. E’ evidente che alla Regione serve cambiare pagina e un governo rinnovato che sappia invertire la rotta. Ma ad assumersi le proprie responsabilità devono essere anche i parlamentari calabresi, senza distinzione di colore politico, che non sono riusciti ad incidere in alcun modo sulle politiche economiche nazionali che hanno abbandonato il Sud al proprio destino. Per evitare l’irreparabile serve che da Roma parta una nuova stagione di politiche per il Mezzogiorno, con misure straordinarie che favoriscano la realizzazione di infrastrutture, il lavoro e l’attività d’impresa, prima che sia troppo tardi e che le Regioni meridionali diventino soltanto territorio buono per i traffici della criminalità organizzata».
Il Segretario Generale dell’Ugl Calabri
Ornella Cuzzupi