R. & P.
In relazione alla notizia circa l’accordo tra Ministero della Salute, Regione Veneto e Università degli Studi di Padova finalizzato alla “Riorganizzazione dell’attività chirurgica per setting assistenziali e complessità di cura” ci corre l’obbligo di effettuare alcune precisazioni.
Il Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli” di Reggio Calabria dispone di 10 Unità Operative chirurgiche e l’attività chirurgica è distribuita su due blocchi operatori per complessive dieci sale operatorie di moderna concezione (di cui quattro informatizzate).
Nel 2018 sono stati eseguiti 7.162 interventi di chirurgia complessa e 1.832 di chirurgia minore.
Dentro questi importanti numeri, sebbene ulteriormente migliorabili, c’è anche tanta qualità: l’attività della Cardiochirurgia ha drasticamente ridotto la mobilità passiva sanitaria; l’attività trapiantologica rappresenta un riferimento sul piano regionale, la chirurgia robotica – che riduce i tempi di degenza postoperatoria comportando un netto vantaggio per il paziente – è l’unica della Regione ed è utilizzata dalle U.O. di Urologia, Ginecologia e Chirurgia Generale; la chirurgia laparoscopica ha standard superiori a quelli previsti dal Ministero della Salute attraverso il Piano Nazionale Esiti.
L’alto livello della chirurgia eseguita in questo Ospedale ha reso possibile che alcuni interventi siano stati trasmessi in diretta in videoconferenza in occasione di eventi formativi internazionali, mentre alcuni operatori del settore chirurgico con una produzione scientifica di alto livello sono stati insigniti di prestigiosi premi.
In questa fase risulta importante proseguire nel percorso di crescita quali-quantitativa delle attività sanitarie ed in particolar modo di quelle chirurgiche. Occorre cioè completare, da una parte, il piano delle assunzioni dei coerenti profili professionali: anestesisti e chirurghi delle varie specialità (reclutamento già effettuato per l’80% ed oggi sottoposto a blocco indiscriminato); dall’altra, il piano di investimenti in tecnologie, specie quelle di diagnostica per immagini.
Insieme alle misure per le politiche del personale e degli investimenti è certamente utile ogni contributo volto all’individuazione di soluzioni organizzative e gestionali per migliorare sia i livelli di efficienza e produttività che quelli di appropriatezza, sicurezza ed efficacia delle cure e di contribuire alla sostenibilità del sistema sanitario come quello proposto dal Ministero della Salute.
Peraltro, in questa Azienda è stato già progettato, approvato ed implementato un piano di efficientamento che coinvolge significativamente l’attività chirurgica al fine di migliorare i percorsi assistenziali. Tale piano si giova dell’assistenza e del monitoraggio del Ministero della Salute attraverso la propria Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali, AGE.NA.S..
Tanto si doveva per contribuire a fornire un quadro informativo il più completo possibile.