di Antonella Scabellone
SIDERNO- Si è svolto presso l‘Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Siderno il primo incontro del progetto “A-ndrangheta progettiamo una città senza crimine”, fortemente voluto dal Questore di Reggio Calabria Maurizio Vallone per diffondere tra i giovani la cultura della legalità.
Un percorso biennale, rivolto agli alunni della classi quarte degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, che prevede la partecipazione di 32 scuole, 64 docenti, 32 tutor della Polizia di Stato e 480 esperti, che saranno promotori, in tutta la provincia, di una serie di seminari aventi ad oggetto varie tematiche ritenute di particolarmente attualità ed interesse tra i giovani: bullismo, reati informatici, violenza di genere, criminalità organizzata, droga, alcool, ludopatia e sicurezza stradale per citare i principali.
Un progetto al termine del quale i referenti di ciascun Istituto e gli studenti, con l’assistenza dei loro tutor, realizzeranno, su un tema specifico, un “progetto di città senza criminalità”, la cui fattibilità sarà sottoposta al vaglio degli organi regionali.
Il primo di questi appuntamenti programmati all’Ipsia di Siderno è stato dedicato, lo scorso 13 novembre, a bullismo, reati informatici e violenza tra i giovani, e ha visto la partecipazione, quali rappresentanti della Polizia di Stato, del dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Siderno, il dottor Antonio Cannarella, in veste di tutor; dell’ispettore Luca Ferrante, del Commissariato di Siderno, e dell’Assistente capo coordinatore della Polizia Postale e delle Comunicazioni, Mauro Mariani. Presenti anche l’avvocato Mario Mazza, presidente della Camera penale di Locri; l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Locri, avv Anna Sofia, e la psicologa dello Sportello legale antiviolenza del comune di Siderno, dott.ssa Roberta Migneco
In apertura i saluti del dirigente scolastico, prof. Gaetano Pedullà, che ha ringraziato il Commissariato di Siderno per aver scelto l’Istituto Professionale come scuola dove veicolare il progetto, del quale ha illustrato modalità di svolgimento e finalità; a seguire il dott. Antonio Cannarella, che ha sottolineato l’importanza degli incontri tra le forze dell’ordine e gli studenti, fortemente voluti dal Questore Vallone per avvicinare i giovani alle tematiche della legalità e far loro toccare con mano le problematiche della realtà in cui vivono.
Coinvolgente l’intervento dell’Assistente Capo Mauro Mariani, esperto della polizia postale, che ha rapito l’attenzione degli alunni spiegando loro i pericoli del web e le conseguenze devastanti che puo’ determinare un cattivo uso degli strumenti informatici; ciò è stato fatto raccontando una storia vera, quella della giovane Carolina Picchio, vittima di cyberbullismo, che ha deciso nel 2013 di togliersi la vita in seguito ad un video diffamatorio diffuso da alcuni suoi compagni di classe. Al racconto è seguita la proiezione di un video, con la toccante testimonianze del padre della vittima e degli amici piu intimi. Il video è stato l’input per il dibattito, dove gli alunni hanno rivolto varie domande ai relatori, ognuno esperto nel suo campo.
L’avvocato Mario Mazza, noto penalista del foro di Locri, ha illustrato gli aspetti giuridicamente rilevanti dei comportamenti riconducibili al bullismo invitando i giovani a riflettere sulle conseguenze dannose che sul loro futuro possono avere gesti superficiali commessi in adoloscenza; la psicologa Roberta Migneco, infine, ha parlato alla giovane platea a viso aperto, con una illustrazione introspettiva del fenomeno, soffermandosi sulle problematiche esistenziali che generano il bullismo e sul ruolo della famiglia e della scuola, soprattutto in chiave preventiva.
Infime l’ Ispettore Luca Ferrante ha illustrato il ruolo delle forze dell’ordine nel contrasto ai reati informatici e di violenza tra i giovani, essendo la Polizia di Stato, grazie anche al reparto della Polizia Postale, organo istituzionalmente preposto a raccogliere le denunce delle vittime di bullismo e cyber bullismo.
Concluso con entusiasmo questo primo incontro, l’appuntamento adesso è per fine novembre quando gli studenti saranno chiamati a riflettere su alcol, droga, ludopatia e sicurezza stradale