RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA DAL COORR, COORDINAMENTO REGGINO PER I RANDAGI
Il COORR, dopo i numerosi incontri con le Istituzioni (Commissione Straordinaria di Reggio Calabria, AspVeterinaria Regionale e Regione Calabria, nella persona del Governatore e Dirigente Regionale della Sanità), durante i quali si richiedevano interventi volti alla risoluzione del persistente e grave problema del randagismo, e avendo visto che le stesse – malgrado le numerose proposte e è impegni, persino scritti – non hanno dato seguito agli obblighi che si erano assunti, ha stabilito di iniziare un percorso diverso al fine di giungere agli obblighi che si erano assunte, ha stabilito di iniziare un percorso diverso al fine di giungere all’adeguamento della nostra triste e caotica realtà alle norme della Legge Nazionale, già recepita dalla nostra Regione nel lontano 1990.
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In data 18 febbraio il COORR, pertanto, ha inviato alle Istituzioni competenti una raccomandata di messa in mora per la mancata applicazione da parte delle stesse della normativa vigente in tema di randagismo; nella fattispecie, della legge n. 4 del 3 marzo del 2000, che già modificava la legge 41 del 1990 in. Arteria di “Istituzione canina, prevenzione randagismo e protezione animali” la quale, dava seguito ai dettami della Legge Nazionale n. 281 del ’91.
Con la raccomandata il COORR ha richiesto alle Istituzioni l’adeguamento della loro azione alla normativa in vigore entro i 60 giorni dalla data della stessa. In mancanza di tale adeguamento si troverà obbligato ad adire le vie legali – rivolgendosi alla Procura della Repubblica – in mondo da tutelare randagi, popolazione e volontari, stremati da questa situazione.