di Giuseppe Cavallo
PLACANICA – Sono stati monsignor Femia, amministratore diocesano e Fratel Cosimo Fragomeni, fondatore dell’opera, da circa dieci lustri, ad accogliere l’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, monsignor Morosini, presso la Madonna dello Scoglio, a Santa Domenica di Placanica.
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Il successore degli apostoli, ha presieduto una solenne concelebrazione eucaristica e ha effettuato una omelia seguita da migliaia di persone accorse, sabato primo marzo. L’arcivescovo, nella propria omelia ha invitato alla riconciliazione e ha affermato: “Questo santo luogo dello Scoglio ha dato e dà il sapore di Dio perché qui c’è la presenza di Dio e noi la respiriamo. Quando tornate a casa dite” – ha espresso ancora il successore degli apostoli – “allo Scoglio ho incontrato il Signore”. Concetti, i suoi, ribaditi anche dall’amministratore diocesano, che lo ha accolto, ossia da monsignor Cornelio Femia, come al solito illuminato e illuminante, saggio e ponderato, nelle esortazioni ai fedeli. Parole semplici, quelle di monsignor Femia, ma, allo stesso tempo, come ha detto Fratel Cosimo “Molto eloquenti e profonde”.
La cronaca della giornata ha registrato: file di persone per le confessioni, il cui sacramento è stato esercitato da diversi sacerdoti presenti; la preghiera del santo Rosario; la prima citata solenne concelebrazione eucaristica; la processione con il Santissimo Sacramento; la preghiera di intercessione di Fratel Cosimo; la benedizione eucaristica; la processione mariana.
Al termine dell’intenso pomeriggio di preghiera è stato dato annuncio del prossimo incontro particolare, previsto per il primo sabato di aprile, ossia giorno cinque. “Ovviamente questi incontri avvengono a lato dei consueti” – ha spiegato padre Raffaele Vaccaro, assistente spirituale della comunità Madonna dello Scoglio – “tant’è che ogni mercoledì, sabato e domenica,” – ha continuato – “nel pomeriggio, dalle ore 14,00, si svolgono gli incontri di preghiera con noi sacerdoti e Fratel Cosimo che, prima, riceve, a colloquio privato, circa cento persone, singolarmente (o a coppia se si prenotano marito e moglie). Questo avviene ogni mercoledì e ogni sabato” – ha tenuto a precisare il padre, dei missionari dell’evangelizzazione, il cui superiore è padre Rocco Spagnolo. “C’è da dire che Fratel Cosimo è un cristiano eroico se si considera che, come è successo la settimana scorsa,” – ha riferito ancora il religioso – “anche quando ha forti dolori o ha la febbre a quaranta, incontra le persone bisognose di una sua parola di esortazione, di conforto, di conoscenza, di indirizzo spirituale e fisico. Ciò da quasi mezzo secolo, dimostrando uno spirito d’umiltà, carità, amore e di profonda dedizione” – ha concluso padre Raffaele – “verso il prossimo, soprattutto se ammalato o sofferente, che non ha eguali.”