DA WALTER DE FIORES, COORDINATORE DEL CIRCOLO SEL DELLA LOCRIDE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
BENESTARE – Fedele e Scopelliti incapaci alla guida dei trasporti. Il circolo Sel della Locride chiede le loro dimissioni per manifesta incapacità gestionale del settore. Il circolo Sel della locride, alla luce dell’incidente ferroviario di Catanzaro, elenca le motivazioni per cui dovrebbero dimettersi:
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Il Circolo Sel della Locride, che vede tra gli iscritti numerosi pendolari, esprime sincera solidarietà a tutti i viaggiatori coinvolti nell’incidente ferroviario sulla linea Catanzaro – Cosenza e alle loro famiglie augurandosi che il tutto si risolva senza un ulteriore aggravamento delle condizioni di salute delle persone interessate. Lo scontro tra i due treni sulla linea delle Ferrovie della Calabria Cosenza-Catanzaro nel tratto tra le fermate di Madonna di Porto e Cicala rappresenta l’emblema del fallimento della gestione dei trasporti del trio Scopelliti – Orsomarso – Fedele, coloro i quali hanno gestito negli ultimi anni il settore a livello regionale. E’ proprio nei pressi della fermata Cicala che andrebbe posto un monumento alle tre cicale del trasporto pubblico calabrese che come nella celebre storiella popolare hanno preferito cantare e disinteressarsene, di fatto, invece che mettere in atto politiche di sviluppo sostenibile attraverso l’utilizzo dei fondi europei a disposizione e gestire in maniera corretta e responsabile l’esistente.
E’ sufficiente un breve excursus dell’azione regionale in materia di trasporti per rendersene conto senza ulteriori commenti:
1) Dall’insediamento della Giunta Regionale, nella primavera del 2010 ad aprile 2012, il presidente Scopelliti non istituisce l’Assessorato ai Trasporti, bensì affida una delega fuori giunta al consigliere regionale Fausto Orsomarso che in due anni si caratterizza per l’assoluta inconsistenza della sua azione. E’ in questo periodo che la Calabria ionica perde tutti i treni a lunga percorrenza, per opera del Ministro Matteoli e del Governo Berlusconi che non rifinanziano il contratto di servizio, e nulla viene predisposto per venire incontro alle scadenze normative europee che renderanno inutilizzabili, in mancanza di adeguamenti strutturali, decine di locomotori e vetture, sia del trasporto regionale che nazionale, sulla linea ionica.
2) Il 7 Giugno 2011 viene sospeso in attesa di investimenti, di cui ancora non v’è traccia, per garantirne la sicurezza l’esercizio delle Ferrovie della Calabria nella Piana di Gioia Tauro.
3) Nell’aprile 2012 finalmente Scopelliti istituisce l’Assessorato ai Trasporti affidandolo al dermatologo taurense Luigi Fedele. Nel giro di pochi mesi il primo risultato epocale: in una regione in cui gli investimenti nei trasporti sono da decenni in mano alle stesse autolinee (e famiglie) e una nuova ditta è cosa più unica che rara viene costituita, da privati, la Venus Lines S.R.L. , autolinea di lusso low-cost tra Reggio Calabria e Roma.
4) L’8 Novembre 2012 il duo Scopelliti – Fedele fa l’affare del secolo con l’acquisizione dell’intero patrimonio delle Ferrovie della Calabria, per 20 anni in gestione commissariale da parte dello Stato, accollandosi allegramente 100 milioni di debiti che hanno affossato il bilancio della Regione la quale ha poi scaricato sui pendolari calabresi il fardello aumentando di colpo le tariffe, vedi protesta degli studenti di Bovalino dei giorni scorsi, e riducendo drasticamente i servizi.
5) A cavallo tra il 2012 e il 2013 scompaiono gli 80 milioni di euro che l’Europa aveva affidato all’Italia per la Calabria per investimenti esclusivamente ferroviari e che in un primo momento erano stati destinati per l’elettrificazione della Lamezia Terme – Catanzaro Lido e di un a tratto a scelta tra Catanzaro Lido e Sibari o Catanzaro Lido e Melito di Porto Salvo (a discrezione della Regione un proprio intervento per completare il tratto che sarebbe rimasto scoperto). Pubblicamente l’assessore Fedele ha ribadito, con una raggelante fierezza, che l’intera consistente somma sarebbe stata impiegata in “progettazione” e quindi non in investimenti infrastrutturali.
6) Sempre nel 2013 salta il Consorzio MetroMare dello Stretto rendendo ancora più difficoltoso spostarsi tra Calabria e Sicilia non considerando la già esistente mancanza di coordinamento tra gli orari dei vari vettori di trasporto pubblico insistenti nell’area che portano ad attese di oltre un’ora per l’assenza di coincidenze inesistenti per soli pochi minuti.
7) Ancora nel 2013 salta, principalmente a causa della crisi finanziaria dell’azienda di mobilità cittadina ATAM, il Consorzio TREBUS dell’area metropolitana di Reggio Calabria con aumenti superiori anche al 100% del costo degli spostamenti per l’utenza. Storico Presidente dell’ATAM il Dott. Arena, poi designato come futuro Sindaco di Reggio Calabria da Scopelliti, comune dopo pochi mesi commissariato dal Governo, e premiato dal presidente regionale con la nomina ad Assessore Regionale alle Attività Produttive.
8) A Settembre 2013 vengono prima annunciati come soppressi e poi invece regolarmente circolanti una decina di treni regionali che però, per quasi un mese di tempo viaggiarono pressoché vuoti in quanto nessun viaggiatore poteva essere a conoscenza della loro mancata soppressione per via della presenza massiccia delle locandine che ne annunciavano la soppressione, (ancora presenti in qualche stazione) e dell’assenza di qualsiasi tipo, in tutti i canali informativi aziendali, di relativa informazione sulla loro regolare circolazione.
9) A ridosso delle elezioni politiche 2013 è stata inaugurata la stazione di Reggio Calabria Aeroporto mentre pochissimo tempo prima sono state smantellate quelle di Reggio Calabria Porto e quella Marittima, rendendo nuovamente monco l’auspicato tratto di metropolitana veloce tra le due complementari strutture funzionali al sistema di trasporto pubblico dello Stretto.
10) Da Dicembre 2013 vengono soppressi, questa volta sul serio, dei treni soprattutto nei festivi e nei prefestivi per via del pensionamento di alcuni ferrovieri senza che nessuno in Regione abbia mosso un dito per tutte le categorie di pendolari, specie gli abbonati, che sia il sabato che la domenica lavorino o abbiano esigenze di mobilità immutate rispetto al resto della settimana.
11) Sempre più persone affollano i treni regionali, per via della crisi, ma rimangono pressoché immutati i posti a sedere che, se si fosse agito per tempo, potevano essere sufficienti con l’utilizzo dei normali convogli con locomotori un tempo esistenti e non semplicemente con le automotrici “littorine”. Il tutto mentre la stessa regione accentra uffici e servizi costringendo la popolazione ad una forzata mobilità e aumentando le tariffe e tagliando servizi (ad esempio i collegamenti mare-monte negli orari cruciali) rendendo difficoltoso o addirittura impossibile gli spostamenti.
12) Silenzio da parte della Regione in merito al piano di RFI di sfoltimento delle stazioni in Calabria che vedranno la riduzione ad un unico binario e quindi la trasformazione in semplice fermata di stazioni importanti come quella di Gioiosa Ionica dopo che queste stazioni hanno visto il loro potenziamento tecnologico, che ha permesso velocizzazioni in entrata e in uscita dei treni, solo pochissimi anni fa e grazie a fondi pubblici di colpo sprecati in nome di una riduzione dei costi inutile e dannosa.
13) Silenzio da parte della Regione sulla decisione del Senato Accademico dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria in merito alla soppressione dal prossimo A.A. del Corso di Laurea in “Ingegneria dei Trasporti” nonostante esso sia sopra la media rispetto a tutti i parametri presi normalmente in considerazione e che in una regione dove la mobilità è un diritto ancor più fondamentale data la conformazione del territorio può rappresentare un baluardo di accrescimento delle consapevolezze e delle conoscenze utili a superare un giorno il gap esistente
14) Silenzio da parte della Regione sulla paventata soppressione di numerosi presidi della Polizia Ferroviaria in Calabria, anche in stazioni come Villa S. Giovanni, Cosenza, Locri, Gioia Tauro e Crotone dove sono note e lampanti le esigenze di ordine pubblico legate ai territori (ad esempio CPA Crotone, scalo portuale di Villa S. Giovanni, ecc.)
A questo punto il Circolo SEL della Locride crede che vi siano sufficienti elementi per richiedere:
1) Le immediate dimissioni dell’Assessore Fedele che da dermatologo dovrebbe aver ben chiaro che non si può continuare a giocare con la pelle dei viaggiatori limitando il diritto alla mobilità con una lunga serie di colpevoli inazioni e silenzi e tollerando situazioni di grave rischio per l’incolumità dei viaggiatori come ad esempio il perenne sovraffollamento sui mezzi pubblici o il mancato intervento in materia di investimenti per la sicurezza.
2) Le immediate dimissioni del Presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti per aver mortificato per ben due anni il sistema dei trasporti calabrese e i cittadini che ne usufruiscono non istituendo l’Assessorato ai Trasporti fino ad aprile 2012.
Ulteriore grave responsabilità per aver sottoscritto un pesante accordo, per le finanze regionali, con lo Stato per l’acquisizione tout court delle Ferrovie della Calabria accollandosi 100 milioni di euro di debiti che hanno evidentemente portato ad una penalizzazione finanziaria e di servizio sull’utenza finale alla luce dei recenti provvedimenti che hanno scatenato decine di legittime proteste in tutta la Regione.
Non da meno è attribuibile allo stesso Scopelliti una grave responsabilità politica e amministrativa per aver designato come assessore ai trasporti un dermatologo in luogo di un esperto se non della materia almeno della gestione manageriale.