di Gianluca Albanese (ph. Enzo Lacopo)
BOVALINO – Tra approccio pragmatico alla politica e il richiamo ai valori della destra da cui proviene; tra appoggio al Governo Renzi e critiche feroci ai parlamentari del principale alleato di coalizione, il Pd. Peppe Scopelliti, uno degli otto fondatori del Nuovo Centrodestra, è carico come non lo si vedeva da tempo all’appuntamento odierno del ristorante “L’Orchidea” di Bovalino, per l’inaugurazione del circolo cittadino di NCD “Quasar”, nome che evoca galassie lontane.
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Proprio così: se è vero che il partito co-fondato dal presidente della Regione insieme ad Alfano sta piantando bandierine ovunque, aprendo circoli come funghi in quasi tutti i paesi della provincia, qui il terreno appare particolarmente fertile, visto che “Quasar” si presenta come una sorta di naturale approdo politico dell’associazione “Nuova Calabria”, attiva da un annetto attraverso l’organizzazione di convegni a tema tesi a coinvolgere i cittadini nella politica attiva, con fare pragmatico e improntato ad affrontare un tema per volta. Il tutto sotto la regia dell’ex senatore Franco Crinò, del fratello Pietro, consigliere regionale, e del consigliere provinciale Sandra Polimeno.
Benvenuti in “Quasar”, dunque, e stamani la scenografia faceva invidia ai “cugini” di Forza Italia: tende in tinta, maxischermo sul quale scorrono le immagini del leader Alfano, hostess statuarie e ramoscelli di mimose per le signore. La sala non è completamente piena, ma di gente ce n’è. Quando arriva Scopelliti con l’ormai consueta oretta di ritardo sembra di buon umore e incline alla battuta come non accadeva da tempo. Merito dei tanti amici che lo attendono, tra cui molti amministratori comunali (soprattutto di Locri), leader di circoli cittadini (tra cui Salvatore Galluzzo) e il consigliere provinciale Piero Campisi, sottoscrittori, questi ultimi insieme a Pietro Crinò, dell’ultimo piano di sviluppo per la Locride ricordato dalla moderatrice Claudia Tamiro, seduta al tavolo dei relatori accanto al presidente del circolo “Quasar” Bruno Squillac, alla stessa Sandra Polimeno e naturalmente a Scopelliti.
Ed è proprio il consigliere provinciale a introdurre i lavori, parlando del traguardo già raggiunto dei 105 iscritti «Ma contiamo – ha detto – di coinvolgerne ancora di più perché la nostra attività principale è quella di far tornare la gente alla politica attiva, intesa come luogo di ascolto delle istanze del territorio». Ovvi i ringraziamenti a Nuova Calabria «E – ha detto la Polimeno – a Franco Crinò, l’unico a credere da sempre all’unità delle forze di centrodestra qui».
Un tema, quest’ultimo, ripreso da Bruno Squillaci che ha detto che «Ora riusciamo a realizzare quell’obiettivo di unire le anime del centrodestra cittadino che fallì ai tempi del Pdl. Ci riusciamo grazie al gran lavoro fatto da Nuova Calabria, ma anche grazie alla presenza nelle istituzioni di persone validissime come Sandra Polimeno, una donna che merita il posto che occupa perché non lo ha ottenuto per legge ma grazie all’elettorato che ha premiato le sue qualità, e l’elezione di Pietro Crinò in consiglio regionale».
Tra lo scaramantico e il romantico, Squillaci ricorda che «Abbiamo iscritto il nostro circolo il 14 febbraio, giorno di San Valentino e lo inauguriamo oggi, 8 marzo, festa della donna, segno che nasce sotto i migliori auspici» e lancia un applauso alle donne.
Quindi, da consulente del lavoro (e dunque conoscitore delle problematiche del settore) Squillaci aggiunge che «Attendiamo con trepidazione il “Job’s act” promesso da Renzi per mercoledì, ma non possiamo sempre aspettare soluzioni calate dall’alto, specie per i giovani che perdono il posto di lavoro dipendente e devono scontrarsi, una volta che si mettono in proprio, contro il muro di gomma di una burocrazia elefantiaca, che scoraggia chiunque dall’aprire un’attività o dal mantenerla dopo un po’». Quindi, il leader del circolo “Quasar”, lancia la propria proposta: «Visto che – ha detto – il problema principale per un giovane imprenditore riguarda l’eccessivo costo degli oneri previdenziali (3.300 euro all’anno sono troppi) perché non puntare su una semplificazione burocratica a costo zero che passi attraverso l’esenzione graduale dei contributi all’Inps che aprono un’attività? Questa è una proposta politica seria e sostenibile – ha aggiunto Squillaci – perché noi siamo per la politica e non per l’antipolitica distruttiva di chi sa solo dire “no”».
Dopodiché, prende la parola Scopelliti, enumerando, assai compiaciuto, le cifre del radicamento del partito nel territorio. «Stiamo per arrivare – ha detto – a 12.000 circoli e 130.000 iscritti: numeri da capogiro in tempi di antipolitica. Vogliamo – ha aggiunto – superare le logiche centraliste dei vecchi partiti con un approccio di tipo federalista e che valorizzi proposte e risorse che arrivano dal basso».
Ma è solo il prologo a una lunga serie di bordate. La prima riguarda il commissariamento dei Comuni, pensando alla sua Reggio. «La stagione dei commissariamenti – ha detto – ha ucciso il futuro delle nostre comunità. Si deve colpire duramente solo chi sbaglia – ha aggiunto – ma non fare tabularasa di una classe dirigente. Secondo me quando manca una politica capace di fare delle scelte che chiudono gli spazi al malaffare e alla criminalità organizzata, quest’ultima non fa altro che proliferare. Noi – ha concluso sul tema – non siamo per l’impunità generalizzata, pur essendo convinti assertori del principio di presunzione d’innocenza di ognuno fino a sentenza passata in giudicato».
Quindi, si scaglia contro «I parlamentari giustizialisti del Pd, che invocano le dimissioni di Gentile che non è nemmeno indagato e nulla dicono, anzi fanno quadrato sulle situazioni a carico di loro quattro sottosegretari e di un ministro».
Ce n’è anche per Renzi, e per la sua proposta di investire 5 miliardi di euro per ristrutturare gli istituti scolastici. «Che senso ha – ha detto Scopelliti – fare dei lavori su scuole pensate e realizzate 30-40-50 anni fa? Meglio puntare alla costruzione di nuove scuole con ampi spazi dedicati alle attività extradidattiche» e sulla legge elettorale ha detto che «I nostri parlamentari faranno dura battaglia per reintrodurre le preferenze anche nell’elezione dei senatori».
La lente del governatore, poi, si sposta sulla Regione Calabria. «Nonostante – ha spiegato – dobbiamo governare con 120 milioni in meno all’anno rispetto a quattro anni fa (visto che vengono assorbiti dalla copertura del piano di rientro dalla sanità) stiamo facendo il massimo per investire laddove c’è più bisogno, anche se non vi nascondo che se il Governo nazionale sbloccasse questa somma, rimettendola a disposizione della Regione potremmo fare molto di più, specie per i lavoratori in mobilità; per gli Lsu-Lpu, invece – ha proseguito Scopelliti – abbiamo fatto la legge 1 che permette loro di avere tre anni garantiti di indennità, con incentivi per uscire dal bacino e avviare una propria attività, senza dover ogni anno aspettare che il politico di turno rinnovi la convenzione; abbiamo inoltre cambiato i vertici degli enti pubblici inefficienti come la Sorical, senza aspettare che questo ricambio fosse conseguenza di decisioni della magistratura e con la Cittadella della Regione che andremo a inaugurare a breve riusciremo a risparmiare 8,5 milioni di euro all’anno solo di fitti passivi. Di certo – ha concluso – ci vuole del tempo per cambiare tutto quello che non va ma il nostro impegno è garantito».
Rispondendo alla domande della stampa, Scopelliti ha detto che «Il bando per i voucher per giovani laureati non si riesce a realizzare appieno perché non è facile trovare imprese disposte ad assumerli nemmeno con quest’incentivo. Ecco perché – ha aggiunto – stiamo compiendo una ricognizione generale sulla materia degli incentivi al lavoro che aiuti principalmente le aziende che non licenziano». Sugli investimenti per i beni culturali ha detto che «Tutti danno i meriti al ministro Franceschini, quando le indicazioni le abbiamo date noi come Regione», mentre a chi ha chiesto lumi sull’interruzione o proseguimento dei lavori di ampliamento della discarica di Casignana, Scopelliti ha preferito delegare la risposta a Pietro Crinò, che non ha fatto che ribadire un concetto espresso molte volte su Lente Locale negli articoli della nostra Adelina Scorda, ovvero che nel 2008 venne autorizzato l’ampliamento della discarica «E come ha detto l’assessore Pugliano – ha spiegato Crinò – se non ci sono ragioni tecniche tali da bloccare l’ampliamento, i lavori proseguiranno, così come gli iter burocratici annessi».
Prima della sottoscrizione dello striscione affisso dietro il tavolo da parte dei fondatori del circolo, sono stati resi noti i nomi dei componenti il direttivo.
Oltre al presidente Squillaci, ne fanno parte, infatti, Sandra Polimeno, Franco Crinò, Francesco Perrone, Mariangela Mante, Gianni Chinè, Mimmo Panetta, Michele Raso, Aldo Varano, Maurizio Viccari e Tommaso Violi.