BOVALINO – Non la prima, neppure la seconda, ma si è giunti alla terza, volta in cui il comune di Bovalino decide di affidare ad esterni la raccolta rifiuti. Ci pensò qualche tempo fa il sindaco Mittiga a chiedere aiuto al collega sanluchese Sebastiano Giorgi per ripulire l’area di Bosco. Poi con una determina dirigenziale pubblicata il 20 novembre scorso il responsabile dell’area tecnica manutentiva, Giuseppa Varbaro, s’impegnava a liquidare un impegno di spesa pari a 660 euro, ‹‹per l’intervento straordinario affidato alla ditta Locride ambiente per il servizio di raccolta e smaltimento di R.S.U. accumulati lungo le vie del paese mediante mezzi (autocompottatore) e personale proprio per giorni tre››. Ultima, una determinazione proveniente sempre dall’area tecnica per un impegno di spesa pari a mille e cento euro da conferire alla ditta eurochimica (creditrice dell’ente per un importo pari a 75 mila euro circa in fase di liquidazione), per un intervento, nuovamente straordinario, di raccolta, trasporto e smaltimento di RSU. ‹‹Una situazione – si legge nelle carte comunali – che presenta delle difficoltà nel rispetto dei tempi di raccolta dei rifiuti urbani in quanto non si hanno a disposizione tutti i mezzi›› necessari all’ottemperanza del servizio. Un mancanza che sta causando gravi problemi per l’igiene e la salute pubblica oltre che uno spettacolo indecoroso a cui cittadini e non sono costretti ad assistere. Pertanto si legge ‹‹ è necessario ed urgente attivare ogni iniziativa utile per fronteggiare e superare tale situazione determinatasi nel servizio di raccolta. È intendimento di questo Ente – prosegue la comunicazione – garantire comunque la raccolta di R.S.U., al fine di scongiurare problemi di igiene e salute pubblica per la popolazione, con l’utilizzo di un mezzo aggiuntivo tramite ditta esterna››. Salvare il salvabile, tamponando e rattoppando, e forse non considerando che anche piccoli impegni si spesa, necessari in condizioni di emergenza, gravano sulle casse comunali e automaticamente anche si cittadini le uniche vittime di un sistema fallente e fallace. Ragionare sempre in termini di emergenza, come si è abituati a fare da più di un anno, non consente di giungere, dunque, ad una risoluzione dell’impasse garantendo un servizio efficiente. Una situazione che potrebbe collassare con l’entrata in vigore al primo gennaio della Tares, ( sostitutiva della Tarsu) per la cui attivazione sarà necessario riformulare il regolamento comunale che oltre a prevedere un maggiorazione nei pagamenti di trenta centesimi a metro quadro, impone come unica via di scampo l’attivazione della raccolta differenziata al fine di diminuire la tassazione per gli utenti. Un quadro che sfida per assurdo le opere beckettiane, perché, lo ricordiamo, Bovalino è, insieme a Oppido Mamertina, polo produttivo verde provinciale.
ADELINA B. SCORDA