(ph.Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Si apre con un minuto di raccoglimento la seduta del civico consesso (in verità con un’intensa partecipazione della cittadinanza), ricordando la scomparsa dei due cittadini locresi D’Angelo e Ratuis.
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E solo dopo il superamento del primo punto all’ordine del giorno, “approvazione verbali sedute precedenti”, che si passa velocemente a quello che è l’argomento più atteso dell’assise : stiamo parlando del consorzio termale Antonimina –Locri; presenti per la discussione nella sala consiliare, il presidente del CdA dell’Ente termale Francesco Macrì, il manager romano e componente Vittorio Zadotti ed il sindaco di Antonimina Antonio Condelli. Punto all’ordine del giorno quest’ultimo che, scaturisce da un’interrogazione presentata dal gruppo consiliare di opposizione “Impegno e Trasparenza-Pd”, dopo la nomina dei due nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione.
Il primo a prendere la parola è Francesco Macrì che, non cela le problematiche economiche finanziarie dell’attuale struttura dello stabilimento termale, una situazione difficilmente gestibile <<Il problema delle Terme- ha esordito- è serio, abbiamo bisogno di risposte immediate. Ci aspettiamo indicazioni precise dalle due Amministrazioni se intendiamo cambiare registro>>.
E’ Vittorio Zadotti ad illustrare la dettagliata relazione con la proiezione di alcune diapositive (i cui contenuti erano stati già anticipati ieri nel consiglio comunale di Antonimina), sullo stato in cui versa la struttura termale.
Si parte in primis, da una premessa degli effetti e della qualità curative delle “Acque Sante Locresi”; delle terapie attive nella struttura (inalazioni, balneo-fangoterapia, benessere) ; dell’organizzazione dell’Ente fino ad arrivare all’età media dei dipendenti pari a 59 anni. Zadotti si è poi soffermato sulle presenze registrate annualmente, circa 3000 (settembre e ottobre i mesi più gettonati) con gli ultimi tre anni in forte calo <<Ad Abano- ha detto- che è uno degli stabilimenti più grandi- si sono perse ben 6000 utenze, noi abbiamo raggiunto lo stesso livello del lontano 1996>>.
Da qui, si entra nel vivo del quadro economico del consorzio termale: con debiti che al 10 marzo dell’anno in corso ammontano a 1.212.600,33 euro; crediti pari a 369.820,20 euro e un disavanzo di 842.780,13 euro ; un problema per Zadotti di origine strutturale, perchè la malattia delle Terme a suo dire, dipende unicamente dallo statuto, dalla cosiddetta “Governance”.
Risanare la situazione economico- finanziaria del consorzio del resto, è uno degli obiettivi prefissati nel mandato ricevuto dal CdA; a ciò, si aggiungono il potenziamento degli attuali servizi erogati e la previsione di nuovi finalizzati al rilancio dello struttura; il recupero dello storico stabilimento, oggi in disuso; avviare un adeguato piano di marketing; promuovere e adottare un serio progetto di restyling globale per realizzare uno stabilimento termale di eccellenza, per un ritorno positivo nello sviluppo del turismo termale e sull’economia del territorio.
Tante invece, le attività intraprese, tra queste: “deliberato il bilancio consuntivo 2012 e il bilancio di previsione 2013; predisposta la bozza del bilancio di previsione 2014; consegnata all’assemblea bozza della modifica dello statuto vigente, per realizzare tra i Comuni un soggetto giuridico privato, mantenendo la forma consortile; presentata richiesta alla Regione Calabria di 100.000,00 euro per finanziare l’ampliamento dei servizi; promossa azione in Federterme per condividere linea comune di sostegno al termalismo in Calabria, al fine di ottenere finanziamenti per piani di comunicazione congiunta; presentata istanza alla Regione Calabria per l’ottenimento dell’aumento del livello tariffario dal 4° al 1° con incremento presunto di circa il 25% dei ricavi; presentato bando per la selezione di esperto amministrativo contabile, di fisiatra, fisioterapista, estetisti ed esperti di fitness e per l’individuazione di operatori per effettuare servizo navetta; inseriti due tirocinanti senza compenso nello staff per dare impulso alle attività di comunicazione e marketing operativo; contattate aziende operanti nel settore della beauty farm per la definizione del programma Spa Soraya (progetto incentrato sulla ricerca del benessere psicofisico dell’universo femminile ) e contattati imprenditori locali per l’apertura di spazi commerciali all’interno della struttura; verificata la possibilità di realizzare impianto fotovoltaico per contenere i costi energetici; predisposto il nuovo listino prezzi per la stagione 2014, con inserimento di nuove prestazioni; incontrati i sindaci della Locride per la definizione di programmi di sviluppo e cooperazione; predisposto piano di comunicazione e di marketing; pulita e resa funzionante la piscina termale mai utilizzata e in stato di abbandono; incontrati i responsabili dell’ufficio Asp preposto alle autorizzazioni per l’apertura della piscina termale ai fini riabilitativi; istituito il Comitato Scientifico Interdisciplinare, per la richiesta dell’aumento di livello tariffario”.
Infine, tra le proposte strategiche avanzate da Zadotti per convenire alla soluzione delle criticità dell’Ente termale: ripianare la situazione debitoria pregressa, affrontando ad esempio, i decreti ingiuntivi già notificati di dipendenti e consulenti e definendo un piano di rientro con fornitori per la riapertura a maggio 2014; adottare una politica volta al contenimento dei costi e al miglioramento organizzativo (modificare lo statuto sociale; sciogliere CdA e nominare amministratore unico; attribuire all’amministratore unico i poteri previsti per CdA e direttore; stabilire l’alternanza triennale di nomina dell’amministratore unico tra i Comuni); intraprendere un percorso di rilancio dell’Ente, gestito direttamente dai Comuni, mantenendo lo schema organizzativo di Ente locale o adottando una gestione di tipo privatistico; privatizzare la gestione delle Terme affidandola ad un imprenditore privato o mediante il “management Buy Out”.
Da lì si sono succeduti una serie di interventi: per Condelli il fine primario è creare una piattaforma per pagare le spettanze arretrate dei dipendenti; per l’assessore Passafaro <<E’ importante- ha chiosato- trovare la via migliore e la più snella>> .
Alcuni chiarimenti tecnici sono stati richiesti dal capogruppo di minoranza Antonio Cavo e dall’ assessore Sainato che, dopo esser emerso dalla relazione di Zadotti che l’immobile, sede dello stabilimento termale, è di proprietà del Comune di Antonimina che lo ha concesso in comodato d’uso gratuito (che ha durata di 20 anni con possibilità di rinnovo) al Consorzio Termale Antonimina-Locri, il 4 maggio 2012, ha ribadito che <<Avremo modo di dimostrare che lo stabilimento termale è anche di proprietà del Comune di Locri>>.
Per il consigliere Mammoliti < Se il virus che attanaglia il consorzio termale, ha a che fare con la mala gestione, è necessario nominare un esperto che ci venga a spiegare le ragioni, bisogna disinnescare questa bomba che potrebbe esplodere in qualsiasi momento>>.
Le conclusioni al primo cittadino Calabrese che, ringraziando Macrì e Zadotti per il lavoro fin qui conseguito ha evidenziato che <<Siamo davanti a una situazione drammatica con disavanzo e dipendenti che non ricevono stipendio per il loro lavoro, sembra che non ci sia alcuna soluzione facilmente praticabile per risolvere tale questione. Da parte della maggioranza siamo favorevoli a mantenere il CdA, non siamo contrari al privato; auspico che al più presto, si attuino delle soluzioni, perciò informeremo i cittadini delle scelte che andremo a fare. Le scelte scellerate sono state fatte in passato, quando qualcuno ha deciso di investire sul cemento, non può questa generazione pagare queste conseguenze. A tal proposito, ho intenzione di chiedere il supporto della Provincia e Regione per ripianare i debiti contratti>>.
Rinviati invece i punti all’ordine del giorno, “discussione Fondazione Zappia / Scannapieco; Commissione Sanità – Sostituzione componente dimissionario e Criteri generali per la definizione del nuovo regolamento degli Uffici e dei Servizi alla luce dei nuovi principi del D.lgs 150/2009.- Approvazione”.
Istituita la Commissione Pari Opportunità, nei prossimi giorni, come espresso dalla consigliera Bumbaca, delegata alle politiche giovanili e alle attività sportive, si procederà a decidere componenti e a formulare il regolamento. Non è stata approvata la Consulta Giovanile per via della difformità di documenti: la segreteria di presidenza infatti, ha consegnato una documentazione non attinente. Al termine, affrontate le due interrogazioni esposte qualche mese fa dalla minoranza, ovvero, la vicenda del servizio mensa scolastica e la vendita dell’immobile della scuola di Laganuso.