DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL MOVIMENTO POLITICO “LOCRINASCE”
Il Movimento politico per la città di Locri, LocRinasce, pur nella consapevolezza che l’attuale fase storica richiede un forte contenimento dei costi della spesa pubblica, fa presente agli organismi istituzionalmente preposti, compresi i partiti politici costituenti il canale di comunicazione delle istanze dirette dai cittadini al governo, che la minacciata soppressione della postazione Polfer di Locri sarebbe un ulteriore aggravamento del gap esistente tra le varie realtà del Paese.
{loadposition articolointerno, rounded}
I cittadini di Locri, e nello specifico i soci del Movimento, considerando anche il progressivo depauperamento subito complessivamente dal territorio a seguito delle centralizzazioni con trasferimento in altri luoghi di molti uffici e realtà operative della pubblica amministrazione, si rivolgono in particolare alla Prefettura di Reggio Calabria, affinché venga data loro assicurazione che il provvedimento sopra citato di chiusura del locale posto Polfer non sarà attuato: la condizione socio/economica della realtà territoriale della Locride è, di per sé, una criticità per la Calabria e, a ben vedere, lo è anche per tutta l’Italia, pertanto la soppressione della postazione Polfer potrebbe peggiorare in modo significativo la situazione già grave. Cittadini indigenti comunitari ed extracomunitari, spesso, dopo aver bivaccato, lasciano i luoghi della loro permanenza, costituiti dai locali delle stazioni ferroviarie, in condizioni indecorose e impraticabili. Senza voler dimostrare animosità verso questi sventurati che sono colpiti da grave disagio e per i quali la politica dovrebbe dimostrare maggiore interesse, è necessario evidenziare che la presenza della polizia ferroviaria può contribuire a far mantenere il fenomeno in limiti accettabili.
La Polizia ferroviaria, garantendo una presenza tangibile dello Stato in un territorio inadeguatamente presidiato e rappresentando concretamente anche un deterrente per eventuali azioni criminose,non può abbandonare la postazione di Locri per un mero calcolo economico.
Ad avvalersi dei mezzi pubblici della rete ferroviaria, per lo più, sono onesti cittadini e studenti che, dovendosi spostare rispettivamente per ragioni di lavoro e di studio vorrebbero farlo con un certo margine di tranquillità.
A modesto avviso del Movimento, le razionalizzazioni andrebbero effettuate individuando i settori e gli uffici veramente improduttivi della pubblica amministrazione, se è vero, come da più parti viene detto da molto tempo, che ci sono grosse sacche di inefficienza da eliminare. Non è sopprimendo un presidio di polizia, posto a tutela di gente operosa che vorrebbe affrontare le incombenze quotidiane senza avere anche il patema d’animo di dover effettuare viaggi e attese alle stazioni ferroviarie in condizioni di rischio, che si può operare la spending review.
Certo, Non spetta a LocRinasce individuare le sacche di inefficienza esistenti nella macchina burocratica dello Stato, ma è con rammarico che il Movimento constata la mancanza di un’analisi puntuale preventiva per l’individuazione dei settori inefficienti: cento chilometri di linea ferroviaria da Melito Porto Salvo a Monasterace, comprendente decine di stazioni in completo abbandono, finora hanno fatto registrare la presenza di agenti di polizia che, pur essendo numericamente insufficienti, hanno effettuato operazioni di vigilanza di vario genere, prevenendo e reprimendo molte azioni criminose. Il Movimento, raccogliendo la richiesta che proviene dal territorio, si augura che tutto ciò non venga meno; nei posti in cui viene a mancare la presenza dello Stato la delinquenza trova il suo migliore habitat per proliferare.
Il Comitato di Coordinamento di LocRinasce