(ph. Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
SIDERNO- Un nuovo evento ha promosso l’osservatorio politico-culturale “Spazio Aperto” (a distanza di una settimana, dopo il convegno di sabato scorso sulla libertà di stampa nella sala consiliare del Comune di Locri, con il direttore della nostra testata Gianluca Albanese e de L’Ora della Calabria Luciano Regolo), organizzando per questa sera al Grand Hotel President, un incontro-dibattito dal tema “Impegno politico:passione o interesse?”, quesito da cui ne è scaturita un’attenta e approfondita analisi.
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Ad introdurre i lavori Pietro Parrotta, componente di Spazio Aperto che, nel definire l’oggetto in questione un argomento dalle varie sfaccettature che danneggia l’etica dell’agire politico, ha sottolineato come oggi si tenda a confondere “il fare politica” con il raggiungimento delle proprie ambizioni personali o peggio ancora, con il piacere di sedere su una comoda poltrona << Non è questo- ha commentato- il senso della politica, fare politica significa “servizio”, il politico deve essere servitore, che si distingua per onestà intellettuale. Oggi la politica è diventata un mestiere, improvvisazione, e ciò è aberrante. E’ necessario far avvicinare i giovani alla politica, trasmettendo dei messaggi di concretezza. La lotta all’ evoluzione è il fine per dare credibilità politica>>.
La parola poi ad Attilio Tucci, componente-direzione regionale del Partito Democratico, che nel porre l’attenzione sulla sana politica, ha più volte ribadito come l’obiettivo da centrare debba essere sempre il bene comune, perchè da molto tempo quelli che sono gli interessi della collettività sono stati sacrificati da un mero egoismo della destra <<E anche noi- ha dichiarato- siamo stati bravi a cogliere gli aspetti negativi di questa forza. Qui non si tratta di scindere la passione dall’impegno, quello che conta è dare un senso alla politica>>. Per il consigliere comunale cauloniese, l’Italia intera non può ripartire solo dalle macerie, perchè il vero problema è da identificarsi con una povertà che non è solo economica ma anche prettamente culturale <<Se non cominciamo a risolvere i problemi nella loro concretezza, la politica resterà sempre legata alle posizioni di potere fini a se stesse. Dobbiamo uscire dalla povertà strutturale, perché i giovani devono acquisire la capacità di intervento. L’impegno politico deve essere caratterizzato dalla capacità di creare sviluppo, il territorio non cresce se la politica crea la cultura del potere. Abbiamo una continua crescita dell’inoccupazione, se un politico infatti non parte da questo presupposto, è chiaro la fuga di potenziali talenti che possano offrire delle risposte>>. Da qui il senso di Spazio Aperto che, per Tucci nasce perchè nessuno possa arrogarsi il diritto o la pretesa di poter cambiare da soli le sorti del paese ma, ognuno deve avere la propria parte “nel fare sintesi”.
<<Forse ieri la politica- ha esordito Teresa Celestino -componente dell’Assemblea nazionale del Pd- era passione, oggi è interesse. Si è verificata un’inversione della logica della politica, la politica associata alla corruzione; sono troppo i politici che lo fanno perché si aspettano dei posti di lavoro. Bisogna portare avanti gli ideali della nostra terra, è così evidente il senso di perdita di fiducia dei cittadini, senza fiducia la società viene gestita dai falsi politicanti. Un partito deve richiamare i politici per dimostrare che la politica non è solo interesse, la vera politica è sacrificare il proprio tempo. Chiediamo politici onesti e umili il cui interesse è il bene della comunità>>.
Ha poi fatto seguito un dibattito: tra gli interventi quello di Alessandra Fragomeni, membro del movimento politico LocRinasce che, non ha esitato di sottoporre ai relatori alcune osservazioni: ad esempio, sul neo premier Matteo Renzi <<Abbiamo votato un segretario nazionale del partito e oggi ci ritroviamo un presidente del Consiglio, come si può capovolgere la volontà popolare? Non bisogna solo avere politica ma anche coerenza. Il movimento 5 Stelle è l’unico che denuncia le situazioni complesse a differenza del Pd che a volte dorme, ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio>>.
E c’è chi al contrario, ha inteso la presidenza di Renzi una sorta di rinnovamento del partito, un ringiovanimento, per cui vale la pena non vanificare questo particolare momento storico.
Per Pino Mammoliti invece, la questione morale deve essere il tassello principale dell’impegno politico << Non siamo d’accordo con chi ha inteso la politica come un’area privilegiata o un espediente per raggiungere i propri obiettivi. Il Pd deve catturare la gente che dalla politica aspetta risposte. La Locride si aspetta delle risposte. La politica deve essere uno spazio a chi chiede di lavorare nello sforzo. Rosy Bindi ha saccheggiato la nostra terra dimenticandola. Non può esistere una sinistra salottiera, razzista, quello che occorre è un partito che faccia, per usare un’espressione di Papa Francesco “da ospedale da campo” >>.
A detta di Elisabetta Cannizzaro, se è vero che la politica è passione, non ha alcuna utilità continuare ad essere poco credibili, la politica deve affidarsi alla gente che dimostra di avere interesse della propria terra, così da poter accantonare le cosiddette logiche di potere.
Per Maria Grazia Messineo, esponente locridea nella direzione regionale del Pd, è fondamentale che il partito diventi un centro studi. Fino a questo momento, per la venticinquenne sidernese, la sinistra si è omologata alla destra <<Non dobbiamo- ha detto- essere partiti che considerano i cittadini come sudditi, dobbiamo fare in modo che i cittadini diventino protagonisti, per questo bisogna ritornare tra la gente. E’ arrivato il momento di offrire un’apertura di credito alla nostre istituzioni, è arrivato il momento di essere la spinta propulsiva dando credito al loro operato. Abbiamo bisogno di una cittadinanza attiva, ragion per cui dobbiamo essere positivi e non troppo disfattisti>>.
Le conclusioni al segretario provinciale del Pd Seby Romeo, secondo il quale il partito deve essere un soggetto politico sempre consapevole del proprio limite, organizzato e fondato su regole precise da interpretare <<Questa società- ha spiegato- è peggiorata quando sono venuti meno i partiti, diventando comitati elettorali e determinando l’acuirsi delle differenze. Dobbiamo riflettere sull’esigenza concreta di costruire soggetti politici, interpretando i bisogni della società. I partiti devono rappresentare una parte degli interessi e lavorare per il bene comune, in questo senso aleggerà tra loro l’ individualismo >>.
Per il segretario provinciale del Pd, la Locride non va intesa “una questione criminale” <<Non servono gli spot, servono rivendicazioni. E’ illegale uno stato che rinuncia alla proprie posizioni. Il Pd della Locride pretende un cambiamento effettivo del territorio e lo fa attraverso una politica autorevole, cioè, ognuno facendo uno sforzo nell’interesse collettivo e nel bene comune. Non è possibile che ci siano circoli solo sulla carta, abbiamo diritto di fare politica, ognuno deve fare politica. A Locri non esiste un partito organizzato come circolo, il partito non si può tenere sotto sequestro nè a Locri nè in nessun altro posto. Apriremo il circolo del partito a Plati. Faremo un circolo del Pd in ogni Comune>>.