di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Morire senza speranza, tra la disperazione di familiari e parenti e quel numero di tre cifre al quale, per circa un’ora e mezza, nessuno ha risposto alla richiesta di soccorso.
Gioiosa, oggi. Per cause in corso di accertamento prende fuoco la casa abitata da un’anziana sola, che a 97 anni era in piena autosufficienza e che non aveva mai avvertito l’esigenza di una badante che le stesse accanto. Le esalazioni tossiche dell’incendio, unitamente a un presunto trauma cranico riportato nel tentativo di salvarsi, sono le cause refertate della morte improvvisa della signora, che secondo quanto siamo riusciti ad apprendere quando è stata condotta fuori casa dal figlio ancora respirava.
Ma quel che appare più grave è quanto denunciato dai familiari della vittima, tra i quali l’assessore comunale Giuseppe Coluccio, che ai taccuini di Lente Locale ha riferito che “Stamattina abbiamo provato a contattare telefonicamente il 118 per chiedere soccorso ma non ci ha mai risposto nessuno. Abbiamo chiesto aiuto anche ai Carabinieri e Vigili del Fuoco, che invece sono intervenuti provando anche loro – invano – a mettersi in contatto col 118. Dispiace perché la sensazione è che se i soccorsi fossero stati immediati mia nonna sarebbe ancora viva”.
A questo punto non è esclusa l’apertura di un fascicolo d’inchiesta.
Ai familiari della vittima vanno le più sentite condoglianze da parte della redazione di Lente Locale.
Non è possibile che le persone non si assumano le proprie responsabilità, chi era di servizio che doveva rispondere a quel numero di telefono, in quella data ora. La non curanza di quel momento ha provocato una vittima che si poteva salvare se soccorsa