di Antonella Scabellone
GIOIOSA JONICA- I magistrati devono smetterla di prendersi troppo sul serio, pensando di poter cambiare il mondo. In tribunale, così come sul palcoscenico, ognuno interpreta solo la sua parte. E’ il gioco della vita, dove non ci sono depositari di vertià assolute, dove alle regole, alle mozioni, alle leggi da rispettare, si affiancano i sentimenti, le emozioni, le passioni da assecondare. Non basta la capacità di intendere e di volere; occorre, anzi è indispensabile, anche la capacità di intendere e di volare.Questi alcuni passaggi significativi di “Mozioni ed Emozioni”, l’accattivante monologo del giudice Salvatore Cosentino messo in scena sabato sera al teatro Gioiosa.
{loadposition articolointerno, rounded}
E per rappresentare quest’accostamento di concetti così diversi, e apparentemente contrastanti e inconciliabili, mozioni ed emozioni appunto, la scelta, rivelatasi poi riuscita, è stata quella di portare sul palcoscenico un giudice e una cantante. Cosentino, che anche nel ruolo di attore non si spoglia mai delle sue vesti di magistrato, parlando con codici e leggi alla mano, ha scelto infatti di farsi accompagnare nel suo monologo dalla splendida voce e dal pianoforte dell’amica Carla Petrachi. Ma a sorpresa è stato anche il giudice a cantare, tra gli altri alcuni brani scritti da lui, dimostrando di saperlo fare bene, e dando prova, ancora una volta, della sua innata versatilità, in uno scambio di ruoli dove titoli ed etichette vengono banditi.
Un appuntamento importante quello di sabato sera nel cartellone degli spettacoli del teatro Gioiosa, pensato e organizzato dal direttore Domenico Pantano che, superando mille difficoltà economiche, è riuscito anche quest’anno ad offrire al pubblico della Locride una stagione teatrale degna di tale nome.
In una sala gremita, fino all’ultimo posto a sedere disponibile (parecchi i magistrati presenti-difficilmente se ne vedono tanti tutti insieme in manifestazioni pubbliche-, ma anche parecchi avvocati, cancellieri, addetti ai lavori del settore giustizia, e poi vari esponenti delle associazioni e del mondo politico), a fare gli onori di casa l’amministrazione comunale rappresentata per l’occasione dal vice sindaco Maurizio Zavaglia (assente per un evento imprevisto il primo cittadino Salvatore Fuda che ha fortemente voluto “Mozioni ed Emozioni” nel cartellone), con un ospite d’onore, l’assessore regionale alla cultura Mario Calugiuri accompagnato dall’ avvocato Mario Mazza. Nelle prime file in poltronissima si è notato Giovanni Filocamo, ex presidente del Tribunale di Locri.
In due ore circa di spettacolo con lo stile del teatro-canzone, Cosentino ha raccontato in chiave ironica, ma con dati alla mano, i paradossi, le contraddizioni, i falsi miti del vivere quotidiano, satireggiando su alcuni temi, come il surreale linguaggio di giuristi e politici, dove per esprimere un concetto si fanno troppo spesso mille e inutili giri di parole; le assurdità della “macchina burocrazia”, e del sistema legislativo italiano, zeppo di leggi e leggine, di reati che andrebbero depenalizzati e di altri che invece andrebbero perseguiti con maggiore severità (tipo l’evasione fiscale); e a tal proposito ecco descritte in modo impietoso le storture del sistema fiscale, con la pioggia di tasse che quotidianamente si abbattono sui cittadini che, oramai esasperati,non trovano più rifugio neanche nella morte,dovendo pagare, senza sosta, dalla culla alla bara, e anche oltre (vedi imposte sulla sepoltura e la cremazione). In questo quadro desolante e sconfortante, che è oggi l’Italia, non bisogna però dimenticare l’importanza della poesia, dei sentimenti, che sono il sale della vita, ed ecco i momenti dello spettacolo dedicati al cuore, alle passioni, alla musica, agli attimi di riflessione in cui l’uomo resta solo con se stesso e fa il bilancio della sua esistenza.
Uno scroscio di applausi ha concluso la serata che ha visto l’estroso magistrato congedarsi dal suo pubblico promettendo a breve il ritorno sul palcoscenico, questa volta con un nuovo monologo che avrebbe già in testa su un tema di estrema attualità